Aggiornato al 29/08/2025 - 11:07
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interrogativi sulla correttezza procedurale

Impianto TMB a Melilli: l’avvocato Rossitto contesta la legittimità della procedura

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Criticità su conflitti d’interesse e compensazioni TARI. Mancano ancora pareri di Libero Consorzio e ASP nel procedimento VIA

MELILLI (SR) – Nuove polemiche sull’impianto di trattamento rifiuti previsto a Melilli. L’avvocato amministrativista Gianluca Rossitto interviene nel dibattito sollevando questioni di legittimità procedurale e conflitti d’interesse, dopo la denuncia del Fatto Quotidiano sui presunti legami di parentela tra i proprietari delle aree interessate dal progetto.

Rossitto pone l’accento su diverse problematiche che emergerebbero dal procedimento in corso. “Il Sindaco, al di fuori del luogo amministrativo a ciò deputato – la conferenza di servizi nell’ambito del procedimento di VIA – si dichiara favorevole ad accrescere la presenza di impianti che trattano rifiuti”, osserva l’avvocato, sottolineando come questa posizione sia stata espressa “in anticipo ed attraverso i media”.

Secondo il legale, tale approccio solleva interrogativi sulla correttezza procedurale, considerando che la valutazione dovrebbe avvenire nella sede istituzionale preposta e non attraverso dichiarazioni pubbliche anticipate.

Una delle questioni più delicate riguarda le misure di compensazione previste dall’amministrazione. Rossitto evidenzia come “le misure di compensazione non possono ridursi ad un fatto economico come la riduzione della TARI, specie in presenza di un conflitto, come quello che si presenta, tra proponente e beneficiario delle stesse misure”.

Il riferimento è al potenziale conflitto d’interesse che emergerebbe quando l’ente che deve valutare l’impianto è lo stesso che beneficerebbe economicamente delle compensazioni, creando una situazione che potrebbe compromettere l’oggettività della valutazione.

L’avvocato punta il dito anche su un altro aspetto critico: “l’assenza di valutazioni circa la compatibilità dell’impianto con la programmazione dell’autorità d’ambito di Siracusa, cioè la SRR, che al momento non ha espresso un parere”.

Rossitto richiama la mancanza di governance e programmazione della SRR (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), situazione che avrebbe “impatti decisivi sulla realizzazione di impianti come quello in discussione, dalle ricadute, soprattutto per l’ambiente e la salute”.

I pareri in sospeso

Il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale attende ancora pareri fondamentali. “Vi è il ruolo del Libero Consorzio di Siracusa, che esprimerà un parere importantissimo, al pari di quello dell’azienda sanitaria”, conclude Rossitto, lasciando intendere che questi pronunciamenti saranno decisivi per le sorti del progetto.

L’intervento dell’avvocato amministrativista getta nuova luce su una vicenda già complessa, evidenziando come le questioni procedurali potrebbero influenzare significativamente l’esito del procedimento autorizzativo.

“Il seguito del procedimento di VIA attualmente in corso dirà se questa valutazione è corretta”, afferma Rossitto, che però esprime “seri dubbi” sulla regolarità dell’iter seguito finora.

Le osservazioni sollevate dal legale potrebbero rappresentare la base per eventuali ricorsi amministrativi, qualora il procedimento dovesse concludersi con l’autorizzazione dell’impianto senza che vengano chiarite le questioni di legittimità evidenziate.

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