Primo incontro alla Sala degli Stemmi per il rilancio dell’area protetta. Il Presidente del Libero Consorzio: “Puntiamo a una risoluzione parlamentare nel 2026”. Gradenigo: “Bene l’avvio, ma senza il Consorzio di Bonifica non si va lontano”
Si riaccendono i riflettori sulla Riserva Ciane-Saline, un patrimonio naturalistico rimasto per troppo tempo in un limbo gestionale. Ieri sera, presso la Sala degli Stemmi di via Roma, si è tenuto il primo incontro propedeutico alla costituzione di un tavolo tecnico permanente, indetto dal Presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa.
La ripartenza dopo il “fermo biologico”
“È stato un momento di ascolto fondamentale”, ha dichiarato Giansiracusa, intervenendo ai microfoni di FM Italia. L’incontro ha visto la partecipazione di numerose associazioni ambientaliste, dell’onorevole Giuseppe Carta (presidente della Commissione Territorio e Ambiente all’ARS) e del vicesindaco Edy Bandiera. “Questa vicenda si iscrive in una gestione che ha subito un ‘fermo biologico’ politico e istituzionale di 13 anni”, ha ammesso Giansiracusa. L’obiettivo immediato è operativo: già la prossima settimana verrà formalizzato il tavolo tecnico, composto da 10 rappresentanti delle associazioni, che lavoreranno a fianco dell’Ente e della Commissione regionale.
La strategia: dalle emergenze alla governance
Il piano tracciato dal Presidente del Libero Consorzio prevede due fasi. La prima è l’individuazione delle urgenze: fruizione, sicurezza, decoro e contrasto alle attività umane invasive. La seconda è politica: “Vogliamo stilare un documento che diventi la base per una risoluzione parlamentare da presentare all’ARS nei primi mesi del 2026 – ha spiegato Giansiracusa – per drenare risorse regionali necessarie a interventi strutturali, come quelli sui pantani di Lentini”.
L’appello di Gradenigo: “Coinvolgere il Consorzio di Bonifica”
Se da un lato si registra soddisfazione per la ripresa del dialogo, dall’altro arriva un suggerimento correttivo da Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà & Condivisione. Pur apprezzando la presenza dell’onorevole Carta e la massiccia adesione delle associazioni, Gradenigo segnala un’assenza pesante: quella del Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa. “Pesa l’assenza di un attore fondamentale – scrive Gradenigo – titolare dell’area dell’ex Centrale di sollevamento Mezza Botte, cuore pulsante e fulcro di qualunque progetto di riqualificazione della riserva”. L’ex assessore lancia quindi un appello a Giansiracusa affinché estenda l’invito anche a questo ente, ritenendo indispensabile un “accordo di programma” che includa Regione, Ex Provincia, Comune, associazioni e, appunto, il Consorzio di Bonifica, per integrare competenze e risorse.
Venerdì il vertice sul dissesto
A margine dell’intervista, Giansiracusa ha anche annunciato un altro appuntamento cruciale per la sopravvivenza dell’Ente: venerdì prossimo ha convocato tutti i deputati e senatori del territorio, insieme ad ANCI Sicilia e al commissario Cocco, per discutere del dissesto finanziario del Libero Consorzio. “Dobbiamo chiedere supporto istituzionale – ha concluso – per affrontare le priorità di bilancio che in questo momento sono in ‘codice rosso'”.









