Fatti di Avola 57 anni dopo: Cgil Cisl Uil con Nardi, Migliore, Bottaro ricordano Scibilia e Sigona a Chiusa di Carlo.
I “Fatti di Avola” 57 anni dopo. C’è ancora tanta commozione, dolore, rabbia e continua ricerca della verità da quello sciopero sindacale che costò la vita a due braccianti agricoli: Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona. Una memoria rinnovata questa mattina, durante la rievocazione in contrada Chiusa di Carlo, dove i segretari generali di Cgil e Cisl territoriali Franco Nardi e Giovanni Migliore insieme al segretario generale regionale della Uiltec Andrea Bottaro, hanno portato la vicinanza dei lavoratori alle figlie di Scibilia.
Con loro anche i rispettivi segretari sindacali dei lavoratori agricoli, Fai, FLAI e Uila, Sergio Cutrale, Nuccio Giansiracusa e Sebastiano Di Pietro,
Insieme al sindaco di Avola Rossana Cannata e al presidente del Libero Consorzio Comunale Michelangelo Giansiracusa, gli studenti e il baby sindaco.
“In questo territorio si consumò un evento con conseguenze drammatiche, con morti e feriti – hanno commentato Nardi, Migliore e Bottaro – La storia è un monito per tutti noi: i diritti vanno coltivati giorno dopo giorno e oggi vanno riconquistati con la stessa determinazione. Il sindacato resta baluardo unico contro qualsiasi violazione dei diritti dei lavoratori e sentinelle sempre vigili perché il sacrifico di Scibilia e Sigona resti scolpito nella storia di questa provincia”.
«Un momento di memoria – ha dichiarato Rossana Cannata, sindaco di Avola – che ci unisce e che ci richiama, ogni anno, al valore dei diritti e della dignità del lavoro, rinnovato oggi insieme ai nostri studenti, perché questa storia continui a parlare ai valori della nostra comunità e del nostro Paese».









