[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”di Pucci Piccione”][vc_column_text]La Chiesa di San Giuseppe, nella frazione di Calcarelli, nel comune di Castellana Sicula, al primo sguardo lascia perplessi così come tutte le chiese moderne. E’ stata completata nei primi anni ’70 con una architettura a forma di campana e con degli affreschi all’interno, realizzati dal pittore di origini ragusane Emanuele Cappello, di forte impatto visivo.
Quando la domenica mattina sono entrato in chiesa e ho sentito un coro di voci di donne anziane compatto, armonico, segno di una recitazione costante e consolidata, che intonava con forte accento siciliano “Lodata sempre sia la verginella santa Lucia. In paradiso stà la so bellezza e la verginità” sono rimasto senza parole. Una melodia antica cantata con grande trasporto in un contesto assolutamente contemporaneo così come la storia e l’esperienza di vita di Santa Lucia, che pur risalenti a 1717 anni, mantengono ancora oggi la stessa forza e testimonianza anche per il mondo attuale.
Castellana Sicula è un comune di poco più di 3000 abitanti, viene definito la porta di accesso delle Madonie ed è stato costituito come comune autonomo nel 1947.
La prima parrocchia, intitolata a San Francesco di Paola, patrono del paese insieme a Santa Barbara, è stata costituita nel 1920 ed è presente sin dal 1891 la Confraternita di Santa Lucia nata, come diretta espressione di un culto diffuso e ben radicato nel territorio, ancor prima della costituzione di una parrocchia, di cui attualmente è Governatore Massimiliano Migliore e che risulta composta da 142 persone e la presenza delle Reliquie e delle scarpette a Castellana Sicula era collegata alla ricorrenza dei 130 anni dalla fondazione.
Tutte le chiese all’interno del territorio comunale, San Giuseppe a Calcarelli, SS. Crocifisso nella frazione di Nociazzi e San Francesco di Paola a Castellana, contengono antiche statue di Santa Lucia di pregevolissima fattura a ulteriore conferma della presenza consolidata di un culto a Lucia che si è rinnovato e confermato nel tempo.
E’ stata una bella scoperta riscontrare come il culto e la passione per Santa Lucia sia fortemente popolare e consolidato in tutto il territorio delle Madonie.
Il Governatore Massimiliano Migliore mi ha raccontato di altre due confraternite di Santa Lucia presenti a Castelbuono e Caltavuturo, di una Deputazione a Polizzi Generosa, di un comitato dedicato a Santa Lucia a Petralia, Collesano, Gangi, Geraci e Valledolmo.
Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, mi ha raccontato che il 13 dicembre, a Cefalù, una moltitudine di fedeli si reca nella Chiesa di Santa Lucia, edificata nel 1685, in una contrada fuori città adesso intitolata alla nostra Patrona e la tradizione vuole che, al ritorno, venga preso un ramoscello di murtidda (mirto).
Don Francesco Richiusa, parroco di Castellana Sicula, mi ha raccontato come la festa di Santa Lucia è un momento vissuto da sempre con grande intensità e con una forte partecipazione popolare di fedeli accompagnato dalla preparazione della cuccia, principalmente nella versione salata, a Polizzi Generosa vengono aggiunti anche i fagioli e degli occhiuzzi di Santa Lucia, piccoli dolci a forma di occhio che ho avuto modo di assaggiare a Nociazzi dopo una partecipata concelebrazione eucaristica.
Angelo Cucco, uno studioso di tradizioni popolari, afferma che il culto di Santa Lucia nella Madonie, è collegato all’occhio vigile di Lucia a protezione dei campi e a un patronato su chi ara, sugli aratri e sui buoi in considerazione del potere che, nel corso del martirio, aveva fermato i buoi che non erano riusciti a spostarla e i contadini madoniti si rivolgevano a Santa Lucia quando i buoi non volevano camminare o il terreno non si dissodava.
Un culto a Santa Lucia che ricomprende ogni età ed è stato molto bello, insieme ai bambini delle elementari, ai ragazzi delle scuole medie, agli studenti dell’Istituto Alberghiero e agli anziani della casa di riposo, raccontare, con le Reliquia dell’omero e le scarpette, la sua storia, le sue tradizioni a Siracusa e apprendere come viene vissuta la passione e l’amore per la nostra Patrona anche in luoghi distanti dal nostro territorio.
Il cammino con Lucia riserva sempre incontri belli e con persone di grande spessore umano e a Castellana Sicula abbiamo collocato un altro tassello di luce lungo i passi di Lucia.
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