Di questi, cinque erano ancora cuccioli
Una tragica strage di cani è avvenuta a Palazzolo, dove otto animali sono stati avvelenati: tre adulti e cinque cuccioli. Il veleno utilizzato è la metaldeide, un composto chimico altamente tossico normalmente impiegato come lumachicida. Questi cani, descritti come mansueti e non invadenti, vivevano nei pressi del campo sportivo della città, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La morte causata dalla metaldeide comporta atroci sofferenze, con spasmi e violente convulsioni che aumentano d’intensità fino al decesso. L’avvelenamento è avvenuto tra lunedì e martedì.
Enza Oddo, volontaria legata all’Enpa, ha espresso attraverso il suo profilo social profonda amarezza e dispiacere per il destino degli otto cani uccisi. La situazione del randagismo in provincia è descritta come insostenibile: i canili sono sovraffollati, spesso invivibili e talvolta privi di adeguati ripari, condizioni che, con le alte temperature estive, si trasformano in un vero inferno per gli animali ospitati. Non ci sono politiche di prevenzione né adeguate campagne di adozione, e il destino di questi animali dipende solo dalla buona volontà dei volontari, che spesso si trovano in difficoltà sia energeticamente che economicamente.
Oddo ha richiesto l’intervento del Garante Regionale per i Diritti degli Animali, Giovanni Giacobbe, non solo per fare luce su questo atroce episodio, ma anche per affrontare la questione in maniera complessiva. Chi ha compiuto questo gesto deprecabile è stato definito un miserabile, e si richiede che le istituzioni si assumano le loro responsabilità.