Siracusa, crisi del trasporto pubblico, intervento congiunto di sinistre e M5S

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Un nota a firma Lealtà e Condivisione, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Unione Popolare, Articolo 1, Europa Verde-Verdi e PCI, ignorando di fatto le rassicurazioni giunte ieri dall’On. Giuseppe Carta, parla della crisi dei trasporti e dell’AST in particolare che da marzo potrebbe abbandonare il servizio di mobilità urbana ed extraurbana.

“Senza alcun preavviso, l’AST ha comunicato che a partire dal 1°marzo interromperà il servizio di trasporto pubblico a Siracusa. Un servizio giudicato in perdita dalla società – ma assolutamente inadeguato per la città – per il quale l’azienda chiede il sostegno del Comune, pena la soppressione di tutte le corse. Un terremoto che mette il Comune di Siracusa, che ha sempre considerato AST come unico interlocutore diretto nell’affidamento anche di servizi accessori come i bus navetta per Ortigia, in seria difficoltà e davanti al quale ci poniamo delle domande:

Perché tale ultimatum un mese prima della scadenza naturale del contratto AST prevista per il 31 marzo 2023?

Quale piano hanno previsto Comune e Regione per far fronte a tale scadenza?

È previsto un nuovo bando pubblico per l’affidamento del servizio che consideri la non prorogabilità di quello attuale?

È possibile pensare di versare dalle casse comunali qualche milione di euro per mantenere un servizio scadente, del quale non esiste ancora una mappa ufficiale dei percorsi effettuati dai bus, di cui è quasi impossibile trovarne i biglietti ne tanto meno i controllori?

Un accordo che preveda il contributo di Comune e Regione per il sostegno economico e la prosecuzione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico locale sarebbe auspicabile ma solo a condizione di ridiscutere l’intero sistema oggi in vigore, a partire dalla rimodulazione dei percorsi (come da noi proposto nel comunicato del 16 gennaio), ottimizzando distanze, tempi di percorrenza e risorse, per un servizio a km che con le originarie 29 linee AST costerebbe oggi oltre 4milioni di euro l’anno.

La riorganizzazione del trasporto pubblico a Siracusa non può essere gestita in emergenza, necessita di una analisi approfondita che preveda interventi infrastrutturali essenziali come le corsie preferenziali bus+bici, unica soluzione per ridurre i tempi di attesa tra una corsa e l’altra che oggi superano i 90 minuti.

Chiediamo quindi all’amministrazione di fornire un quadro chiaro della situazione e alla Regione di aprire immediatamente un tavolo per arrivare ad una soluzione condivisa che tuteli cittadini e lavoratori.”

 

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