Aggiornato al 16/04/2024 - 08:11
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Esclusione di Siracusa dai ristori per i danni dei roghi del 2023, il Comitato Antincendio richiede accesso agli atti

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L’obiettivo del Comitato è comprendere come mai la provincia di Siracusa non sia stata inserita nella delibera (a differenza di Catania, Messina, Palermo e Trapani), precludendo la possibilità di avere i dovuti ristori ad aziende agricole e famiglie siracusane che hanno visto in pochi minuti andare in fumo le loro attività e le proprie abitazioni

 

Il Comitato Antincendio Siracusano continua la sua attività finalizzata a tutelare il territorio siracusano dalla piaga degli incendi.

Nelle recenti deliberazioni del Commissario ad acta, Angelo Sajeva, sono state recepite alcune osservazioni (ma non tutte) che il Comitato aveva sottoposto al Dirigente nominato per il censimento e l’aggiornamento del catasto incendi. Tra queste la necessità di inserire nel nuovo catasto predisposto per il quinquennio 2018/2022 tre macroaree colpite dagli incendi, non contemplate nella precedente versione del nuovo catasto. L’individuazione delle tre macroaree da parte del Comitato era avvenuta anche grazie all’utilizzo del sistema Europeo Satellitare Copernicus.

Il Comitato Antincendio Siracusano continua a chiedere la completa applicazione della legge numero 353 del 2000, affinché tutte le aree segnalate siano sottoposte ai vincoli che la stessa legge impone, iniziando dal divieto assoluto di pascolo che può realizzarsi solo attraverso la dovuta vigilanza delle forze dell’ordine, senza il cui contributo l’istituzione del catasto incendi perderebbe ogni suo intrinseco valore e significato.

Il Comitato sta richiedendo l’accesso agli atti relativi all’esclusione di Siracusa dai 6 milioni di euro di fondi stanziati dal Consiglio dei Ministri come ristoro per i danni causati dai roghi della stagione incendi del 2023 in Sicilia, nonostante che la nostra provincia sia stata devastata dal fuoco e nonostante che, secondo recenti dati Ispra, Siracusa risulti la quarta provincia più incendiata d’Italia, con 4300 ettari di territorio di cui il 23% di area forestale. L’obiettivo del Comitato è comprendere come mai la provincia di Siracusa non sia stata inserita nella delibera (a differenza di Catania, Messina, Palermo e Trapani), precludendo la possibilità di avere i dovuti ristori ad aziende agricole e famiglie siracusane che hanno visto in pochi minuti andare in fumo le loro attività e le proprie abitazioni.

Un caso emblematico è quello della signora Letizia che il 23 luglio 2023 ha visto la sua casa in zona Tremmilia completamente incendiata e che oggi si ritrova senza abitazione e senza nessun tipo di sovvenzioni.

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