Aggiornato al 02/12/2025 - 14:12
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Iniziativa congiunta

“Fatti di Avola”, svolta in Senato: emendamento bipartisan per indennizzare le famiglie delle vittime

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Nel giorno dell’anniversario della tragedia costata la vita a Scibilia e Sigona, il senatore Nicita (PD) annuncia un’iniziativa legislativa al Ddl S.991. Sostegno trasversale dai parlamentari siracusani di FdI, FI e M5S

Nel giorno della commemorazione, la politica prova a colmare un vuoto che dura da oltre cinquant’anni. Ogni 2 dicembre la comunità ricorda i tragici “Fatti di Avola”, risalenti al 1968, quando durante uno sciopero dei braccianti persero la vita Giuseppe Scibilia e Angelo Sigona.

Oggi, il Senatore siracusano Antonio Nicita (PD) annuncia un’azione concreta: un emendamento per riconoscere finalmente un indennizzo ai familiari delle vittime. Un’iniziativa che ha raccolto un immediato e significativo sostegno bipartisan da parte della deputazione siracusana.

L’iniziativa legislativa: “Un ritardo vergognoso”

Nicita ha depositato in Prima Commissione al Senato un emendamento al Ddl S.991. L’obiettivo è sanare una ferita ancora aperta.

«Ogni 2 dicembre ricordiamo i tragici fatti di Avola – dichiara il Senatore –. Nessuna definitiva verità giudiziaria è emersa in tutti questi anni, nonostante le molteplici denunce e ricostruzioni. Da alcuni accertamenti parlamentari, svolti dal sottoscritto, non emerge ancora, ad oggi, alcun dossier secretato. Nel frattempo, c’è l’occasione concreta di porre fine, con un vergognoso ritardo di decenni, alla mancata corresponsione di un indennizzo ai familiari delle vittime».

Fronte comune siracusano: da Scerra a Cannata

La proposta non resterà isolata. Nicita ha incassato il supporto trasversale dei colleghi di altri schieramenti politici, unendo le forze per il territorio.

«Questo emendamento – spiega Nicita – ha subito ricevuto il pronto sostegno dell’On. Filippo Scerra (M5S), dell’On. Luca Cannata (FdI) e della Sen. Daniela Ternullo (FI), che ringrazio, nonché la disponibilità della relatrice. In questa giornata di memoria ribadiamo l’impegno per conseguire questo doveroso risultato».

Un segnale di unità importante per chiudere, almeno sul piano del riconoscimento economico e morale, una delle pagine più dolorose della storia sindacale e civile del siracusano.

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