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Camere di commercio, il Mec: “Gli aeroporti restino pubblici”

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“Il problema di Fontanarossa non è la proprietà pubblica – ha dichiarato Claudio Melchiorre – ma la gestione bislacca che realizza un Centro Operativo per le Emergenze nel salone panoramico della torre aeroportuale o che non mette mano ai conti di Comiso”

di Vincenzo Corbino

“La riorganizzazione della Camera di commercio porterà rendita immediata di due milioni per azionisti aeroporti”.

A sottolinearlo è stato il presidente del Mec, il Movimento elettori e consumatori, Claudio Melchiorre, al quale aderiscono i Comitati Viaggiatori e Utenti del Sud Sicilia, intervenendo sulla questione Camere di commercio che ridisegnerebbe i rapporti di forza all’interno delle realtà camerali di Catania, Siracusa e Ragusa nell’ottica anche degli interessi sull’aeroporto di Fontanarossa, non nascondendo la propria soddisfazione.

I consumatori hanno difeso con forza la proprietà pubblica di Fontanarossa e continuano a lottare per il risanamento aziendale dell’aeroporto di Comiso.

“Il problema di Fontanarossa non è la proprietà pubblica, ma la gestione bislacca che realizza un Centro Operativo per le Emergenze nel salone panoramico della torre aeroportuale o che non mette mano ai conti di Comiso – ha detto Melchiorre – ma chiede soldi pubblici per continuare a chiudere in deficit gravosissimo il bilancio dell’aeroporto ragusano”.

mec siracusapressMa i consumatori fanno anche i conti degli aeroporti.

“Considerato il potenziale, in termini di crescita di traffico aeroportuale, e di miglioramento della gestione – ha sottolineato Melchiorre – può portare ad una rendita minima di due milioni di euro l’anno per ogni ente azionista, senza troppi sforzi”.

I consumatori ricordano che l’aeroporto è stato realizzato con fondi della fiscalità generale, mentre solo quest’anno gli investimenti e i trasferimenti pubblici per l’aeroporto hanno superato i venti milioni, con un programma di oltre trecento milioni di euro a totale carico dei contribuenti, tanto per sgombrare il campo dalla favola della necessità di privati danarosi per lo sviluppo dell’aeroporto o della Sicilia.

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