Aggiornato al 17/04/2024 - 17:12
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Fiera Ecomed, la sfida dell’idrogeno verde del gruppo Eneron

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Un mercato estremamente promettente, che fa leva su una tecnologia ben nota da oltre quindici anni, assolutamente consolidata e, soprattutto, sempre più conveniente

In questo mercato con performance in considerevole costante aumento, una regione come la Sicilia, che non difetta certamente di asset naturali e preziosi come sole e vento, può recitare sempre di più e sempre meglio un ruolo di primissimo piano. Serve, naturalmente, un quadro dai riferimenti certi e adeguatamente infrastrutturato.

Le rilevanti potenzialità della produzione di idrogeno verde – o, secondo i dettami dell’Unione Europea, idrogeno rinnovabile -, vale a dire prodotto utilizzando esclusivamente fonti di energia rinnovabile, sono state stamattina al centro dei lavori della seconda sessione della giornata inaugurale di Ecomed – Green Expo del Mediterraneo 2024, che ha aperto i battenti nei padiglioni di Siciliafiera a Misterbianco (CT). Al Salone è presente con un proprio stand (padiglione 2C – stand 455) anche il Gruppo Eneron, la prosumer company alla quale fanno riferimento Onda Più ed Energit, aziende attive sul libero mercato dell’energia elettrica con presenze più marcate ispettiva mente in Sicilia e Sardegna, guidata dal CEO ing. Luigi Martines presente stamane in fiera assieme alla marketing manager di Onda Più Alessandra D’Avola.

È toccato invece a Salvatore Magazù, Chief Development Manager di Eneron, affrontare il tema: “Da Consumer a Prosumer – Qual è lo spazio per l’idrogeno verde” nell’ambito della tavola rotonda settoriale dedicata proprio al tema dell’idrogeno e della mobilità.

Gli studi, ha spiegato tra l’altro  Magazù, indicano che nel 2050 l’idrogeno verde sarà la quarta fonte di alimentazione nell’automotive, uno dei comparti che oggi si presenta tra i più promettenti.

Il collo di bottiglia, il vero nodo ancora oggi da sciogliere, è però rappresentato dalla distribuzione. Il trasporto su gomma non appare oggi come oggi sempre assolutamente conveniente, non fosse altro che per i quantitativi ancora limitati che si possono movimentare con le autocisterne, e l’utilizzo della stessa rete per il trasporto del metano è possibile in modalità promiscua solo in minima percentuale (il 3%). Una possibile valida alternativa – che deve comunque coniugarsi con la complessa attività di permitting – è l’individuazione di siti specifici, dve esiste una potenziale utenza di riferimento, così da collegare impianto di produzione e stabilimento da rifornire attraverso pipeline dedicate non troppo estese.

Una strada, ha concluso Magazù, che il Gruppo Eneron sta seguendo avendo avviato l’iter per sviluppare un nuovo progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde da 10 MW nella zona industriale di Belpasso, in provincia di Catania. La messa in esercizio è stimata tra la fine del prossimo anno e i primi mesi del 2026. L’impianto avrà una capacità di produzione di circa 850 tonnellate /anno di idrogeno (stima prudenziale effettuata sull’utilizzo del 60% del tempo di lavorazione effettivamente disponibile).

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