La procura ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’incidente mortale e disposto l’autospia sul corpo della giovane Chiara
Sono in corso gli accertamenti sulle responsabilità dell’omicidio di Chiara Adorno, la giovane studentessa universitaria di Solarino, che ha coinvolto uno scooter Honda e una Fiat Punto. L’incidente è avvenuto nei pressi della cittadella universitaria, mentre la giovane attraversava la strada. La Procura di Catania ha prontamente avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche e risalire alla morte della diciottenne.
Attualmente, due individui sono indagati.
La Procura ha disposto, inoltre, l’esecuzione di un’autopsia sul corpo di Chiara Adorno, programmata per domani, venerdì 10 novembre. Solo dopo questo esame, la salma potrà essere restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali, che si terranno nella chiesa madre di Solarino.
Solarino è in lacrime: tutti conoscevano Chiara, l’intera comunità si stringe in queste ore stringendo attorno alla famiglia. “Un’altra tragica notizia – ha scritto sui social il sindaco di Solarino, Giuseppe Germano -. Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere. Ciao Chiara”
Anche il fidanzato di Chiara è stato coinvolto nell’incidente, ma le sue condizioni non sono gravi.
A seguito del tragico incidente gli studenti di Catania si sono molititati per chiedere l’installazione di un semaforo pedonale di fronte alla cittadella universitaria. Sono più di 12.000 le firme raccolte da Matteo Meli, studente universitario catanese, sulla piattaforma Change.Org La petizione è stata lanciata dopo la morte di Chiara Adorno, investita martedì sera sulle strisce pedonali lungo la circonvallazione di Catania. Ecco cosa scrive nella petizione: “Giorno 7 Novembre 2023, Chiara Adorno, una studentessa della facoltà di Scienze Biologiche, è stata travolta e uccisa mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in Viale Andrea Doria, quelle stesse strisce che noi, studenti della Cittadella Universitaria, attraversiamo ogni giorno per arrivare a lezione e tornare a casa. A Catania, e in generale in Italia, è tradizione agire dopo i disastri, e non prima, per prevenire. Qualche anno fa sono state realizzate delle strisce pedonali in quel punto, precisamente di fronte all’entrata della Cittadella Universitaria, per attraversare una strada a scorrimento che era già stata luogo di numerosi incidenti, ma qual è l’utilità se non c’è un semaforo pedonale?”.