Aggiornato al 30/11/2023 - 11:12

Priolo Gargallo, da Giarratana accusa al sindaco di “arroganza, miopia e ingratitudine politica”, Gianni: “Ha fatto tutto da solo”

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Diego Giarratana, vicesindaco di Priolo “silurato” ieri dal sindaco Pippo Gianni, rompe il silenzio sul suo profilo ufficiale e rilascia una dichiarazione dal tenore inequivocabile

“Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho ricevuto la comunicazione che il Sindaco Gianni stamattina mi ha revocato la delega di Assessore e di Vicesindaco. Non sono affatto sorpreso anche se mi rammarico che ancora una volta il Sindaco dia prova di arroganza, di miopia e di ingratitudine politica. Avevo già ieri anticipato le mie dimissioni ma mi hanno così impedito di rassegnarle. Assicuro ai miei concittadini il mio impegno con maggiore slancio libero da vincoli politici e rimango al servizio di Priolo e dei Priolesi. Vigilerò affinché gli interessi di pochi non siano un danno agli interessi di tanti. Ringrazio i miei concittadini per avermi nell’ultima campagna elettorale dimostrato affetto e stima e che continuano a dimostrarmi. Assicuro voi tutti che andrò avanti con serenità e determinazione e che mai e in nessun modo deluderò la vostra fiducia. Grazie a voi tutti.”

Il rapporto tra Gianni e Giarratana è stato nell’ultimo anno e mezzo tutt’altro che “tranquillo”, politicamente parlando, ma certamente proficuo da un punto di vista elettorale; in tanti a Priolo pensavano che proprio Giarratana potesse essere il “successore” politico di Pippo Gianni, una sorta di “delfino” sostenuto da un padre nobile; ma come sappiamo, il primo cittadino di Priolo Gargallo conta i suoi anni anagrafici in euro, considerandone quindi poco più della metà di quelli effettivi, e di andare in pensione, quanto meno dalla politica, non ha nessuna intenzione.

Contattato telefonicamente, il sindaco Gianni si mostra piuttosto rammaricato: “Mi dispiace, Giarratana ha fatto tutto da solo, ho dovuto prendere atto delle sue azioni politiche e trarre le necessarie conseguenze, anche se non ne conosco il motivo”.

L’unica questione che mi viene in mente – prosegue Gianni – è stato il mio rifiuto di revocare l’incarico ad un assessore indicato dal suo gruppo politico, questo perché anzitutto mi sembrava prematuro, ma poi perché non volevo assoggettare una nomina assessoriale semplicemente all’insofferenza di chi lo aveva indicato. Si è trattata di una tempesta in un bicchiere d’acquaha continuato Gianni – perché in politica non ci si può alzare la mattina e decidere da soli le cose, non si può essere preda di isteria, ma bisogna confrontarsi“.

Quello che mi dispiace di più è che certamente adesso ci saranno strategie di ogni tipo per tentare di penalizzarmi – ha concluso Pippo Gianni – con il consiglio comunale che boccerà i provvedimenti soltanto per recar danno al sottoscritto, senza badare al bene della città; bocciature non contro l’amministrazione Gianni, ma contro il benessere dei cittadini di Priolo Gargallo“.

Finale di telefonata fatalista per il sindaco Gianni: “Mi creda, nel mondo ci sono in corso 115 guerre, non possiamo perderci in queste sciocchezze!” 

 

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