Aggiornato al 28/08/2023 - 18:16

Siracusa, pallamano Aretusa: lo spagnolo Garcia è il nuovo tecnico delle squadre maschili

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Primo giorno di lavoro per le squadre maschili della Pallamano Aretusa e nuova guida tecnica.

La società che fa capo al presidente Placido Villari ha infatti presentato Sergio Vilageliù Garcia, coach spagnolo di 26 anni, alla sua prima esperienza in Italia.
“Siamo soddisfatti della scelta dettata dal rapporto di amicizia col tecnico Zupo, attualmente in forza al Sassari in Serie A Gold – ha detto il presidente Villari – il quale mi ha consigliato questo giovane tecnico emergente che ha conseguito il terzo livello ed è di ottime prospettive. Un profilo che si sposa con il progetto dell’Aretusa che riparte dai più piccoli e che poi si svilupperà anche con i grandi. Anche perché la nostra mission rimane quella di sempre, cioè la valorizzazione del settore giovanile e il motto che ci ha sempre contraddistinto: facta no verba”.
L’allenatore iberico guiderà tutte le categorie maschili, dalla Serie B all’Under 17, 15 e 13 e avrà il compito di svolgere anche il reclutamento dei giovani secondo il progetto di pallamano nelle scuole.
Nel pomeriggio si è presentato ai suoi atleti, con al fianco lo staff tecnico composto dal preparatore dei portieri Enzo Augello e dal preparatore atletico Marco Marchisio. Allena in Spagna (che rimane una delle Nazioni principe della pallamano mondiale) dal 2015 (Club Cisne Balonmano e Lecocq Centre Ecuestre) nella Liga Asobal e con le giovanili si è laureato campione di Spagna e vincitore del Torneo Handgaia. In terra iberica ha guidato tutte le categorie giovanili (Cadetti, Allievi e Infantil, ovvero l’avviamento che in Spagna inizia all’età di 4 anni). Possiede tutte le abilitazioni e i livelli necessari per guidare tutte le categorie e si è detto orgoglioso di iniziare questa sua nuova prima avventura in Italia: “I miei obiettivi saranno i vostri obiettivi – ha detto – non vedo l’ora di iniziare e ringrazio l’Aretusa per questa importante opportunità di crescita personale e professionale, consapevole che ci sarà da lavorare e fare tanti sacrifici ma la pallamano è uno sport fantastico e cercherò di trasmettere la mia cultura che poi è anche quella che in qualche modo avete anche qui in Italia, dove c’è passione e seguito. Speriamo di crescere tutti insieme e andare avanti per i nostri obiettivi”.

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