Il numero insufficiente di Usca (Unita Speciali di Continuità Assistenziale) e il cortocircuito di comunicazione tra i medici di famiglia e i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale ha portato l’assistenza domiciliare dei malati di Covid-19 in provincia di Siracusa al collasso. Almeno il 50% dei 350\400 pazienti Covid domiciliari non sarebbe ancora stata presa in carico dalle Usca che fino a pochi giorni fa si occupavano in via quasi esclusiva all’espletamento dei tamponi, venendo meno alle precipue prerogative di assistenza diretta ai malati. La direzione generale dell’Asp non risponde al telefono ne alle mail certificate. I medici di famiglia dunque sono stati lasciati soli.
Il commento di Damiano Chiaramonte.
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