Aggiornato al 26/09/2021 - 17:22

Un amico mi posta una favola Zen

condividi news

[vc_row][vc_column][vc_text_separator title=”di Valerio Vancheri”][vc_column_text]Le storie Zen tendono a riassumere motti di comportamento, di etica, di buon vivere, di equilibrio psichico e mentale.

E vabbè! Leggiamoci ‘sta favola Zen.

“Con molta pazienza, il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita del ragazzo, ma gli disse che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il Segreto della Felicità.

Gli suggerì di fare una passeggiata nel suo palazzo e di tornare dopo due ore.

– Tuttavia, desidero chiederti un favore – concluse, consegnando al ragazzo un cucchiaino da tè, nel quale versò due gocce di olio. – Mentre camminerai, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.

Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, tenendo sempre gli occhi fissi sul cucchiaino. Trascorse le due ore, tornò al cospetto del Saggio.

– Allora – domandò il Saggio – hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto il giardino che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?

Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto nulla. La sua unica preoccupazione era non rovesciare le gocce di olio che il Saggio gli aveva affidato.

– Allora torna indietro e conosci le meraviglie del mio mondo – disse il Saggio. – Non puoi confidare in un uomo se non conosci la sua casa.

Adesso più tranquillo, il ragazzo prese il cucchiaino e tornò a passeggiare per il palazzo, questa volta prestando attenzione a tutte le opere d’arte che pendevano dal soffitto e dalle pareti. Ammirò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte era collocata al giusto posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì dettagliatamente tutto ciò che aveva visto.

– Ma dove sono le due gocce di olio che ti ho affidato? – domandò il Saggio.

Guardando il cucchiaino, il ragazzo si rese conto che le aveva versate.

– Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti – disse il più Saggio dei Saggi. – Il segreto della felicità sta nel guardare tutte le meraviglie del mondo e non dimenticarsi mai delle due gocce di olio nel cucchiaino”.

Sin qui, la favola zen, riportata fedelmente.

Io direi piuttosto:

Se perdi il tuo tempo e le tue energie a preoccuparti di due gocce d’olio, non avrai mai l’opportunità di guardarti attorno, di goderti il mondo, la vita, gli altri. Volgi il tuo sguardo e le tue attenzioni verso ciò che è giusto, che è bello, che è bene e che lo merita, piuttosto che verso inutili fatiche. Questo è il segreto.

Ma io non sono un vecchio saggio. E sicuramente non conosco alcun segreto della felicità.

Dunque, fate un po’ come vi pare.

Ah! Se il cucchiaino è d’argento, restituitemelo, che mi si spariglia il servizio.

 

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”U fattu è nenti: è comu si cunta”][/vc_column][/vc_row]

Primo Piano

Alta formazione professionale

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni