La rubrica semiseria che analizza “l’andamento” settimanale dei politici (e non solo) siracusani
“Il borsino” della politica è una rubrica semiseria di satira politica che analizza, attraverso le comunicazioni e le azioni dei politici, “l’andamento” generale nel corso della settimana. La decisione su chi sale e chi scende è presa in maniera insindacabile dalla redazione di Siracusa Press, ma mentre l’eventuale posizione in salita non deve portare a facili entusiasmi il politico o comunque l’interessato, allo stesso modo non deve deludere o peggio far arrabbiare l’eventuale provvisoria posizione in discesa, vista dalla redazione come uno stimolo dato per fare meglio e di più e non certo come un rimprovero.
Chi sale
Carlo Gradenigo – l’ex assessore prima attira l’attenzione da tecnico sui problemi di via Lido Sacramento e poi apre allo scenario, complicato ma romantico, di una ex Spero che si trasformi a Siracusa in quello che è diventato le Ciminiere a Catania. Utopista
Pippo Gianni – la presentazione dell’App per la gestione del cimitero di Priolo Gargallo è una vera e propria genialata, a partire dal nome, “Aldilapp”. L’ennesimo modo che “super Pippo” ha per esorcizzare chi lo vorrebbe morto, politicamente parlando. Invincibile
Marco Carianni – Inutile, il palio dell’Ascensione a Floridia è uno di quegli eventi il cui ritorno resta apprezzato unanimemente in città, la “febbre da cavallo” si respira davvero ovunque e Carianni sembra davvero un giovane “Mandrake”. Ippoterapia
Corrado Figura – a poche ore dall’Infiorata, l’evento clou della sua città, riesce a contenere una crisi dei rifiuti che avrebbe potuto rovinare il contesto magico di Noto, accordandosi con i sindacati e l’azienda appaltatrice. Garanzia
Peppe Germano – fatto fuori con azzardo e astuzia politica il consiglio comunale, il sindaco di Solarino continua imperterrito ad andare avanti e collezionare successi, ultimo l’ingresso della sua città nella rete dei musei comunali siciliani. Frontman
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Chi scende
Francesco Italia – Il sindaco di Siracusa e presidente dell’Inda avrebbe in effetti potuto ricordare la Sovrintendente dimissionaria Valeria Told in occasione delle prime al Teatro Greco, cosa che ha fatto in numerose interviste precedenti. Sarà stata una dimenticanza. Smemorato
L’Ortigia Film Festival – Nulla da dire contro un evento che ogni anno assume sempre più rilevanza anche nazionale, ma era proprio necessario esportarlo anche fuori città? In un contesto dove la politica e non solo sembrano voler abbandonare il capoluogo a sé stesso, eventi e iniziative storicamente legate a Siracusa dovrebbero forse valorizzarla, non allontanarsene. Entropico
Il PD di Siracusa – Se è vero quello che si dice, ovvero che da una parte del partito è pronto il più classico dei tradimenti nei confronti del candidato siracusano Antonio Nicita, ci sarebbe da riflettere – e perché no, anche un po’ vergognarsi. Ma prima di giudicare, aspettiamo i risultati elettorali, tanto per non sbilanciarci. Giano bifronte
Daniela Ternullo – Non abbiamo notizie della Senatrice dalle sue dimissioni da consigliera comunale a Melilli; pur apprezzando la morigeratezza dei comunicati stampa rispetto agli attuali standard “emorragici” di comunicazione politica, ammettiamo di essere un po’ preoccupati. Desaparecida
Vincenzo Vinciullo – l’ex deputato regionale vive la frustrazione di non poter intervenire direttamente nella gestione della cosa pubblica, visto che dopo due legislature, ancora oggi arrivano conseguenze della sua presidenza alla commissione Bilancio dell’ARS. Due i suoi crucci peggiori, che poi sono quelli dei siracusani: il nuovo ospedale e la caserma dei Vigili del Fuoco. Onorevole per sempre