I biancoverdi sprecano l’occasione per il sesto posto. Piccardo: ‘Gara pessima, dobbiamo ridimensionarci’. Napolitano: ‘Troppi errori, servono umiltà e autocritica‘
TRAINING ACADEMY OLYMPIC ROMA – C.C. ORTIGIA 1928 14-12 (3-3, 3-3, 4-4, 4-2)
Training Academy Olympic Roma: Giannotti, Ballarini 2, Vitale 2, Graziosi, Lo Re 3, Hag, Cianchetti, Kadar 2, Mirarchi (Cap) 3, De Robertis 2, Tartaro, Leporale, Peluso, Cotugno. Allenatore: Mario Fiorillo
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 3, Marangolo, La Rosa, Di Luciano, Giribaldi 1, Kalaitzis 1, Carnesecchi 1, Campopiano 2, Inaba 4, Scordo, Napolitano (Cap), Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Raffaele Colombo (Maslianico, CO) e Marco Ercoli (Montelparo, FM)
Superiorità numeriche: OLY: 1/8 + 3 rig. ORT: 7/16 + 2 rig.
Espulsioni definitive: Agh (OL) e Cotugno (OL) nel 3° tempo, Napolitano (O) nel 4° tempo per limite di falli.
Che questa gara post Euro Cup fosse molto insidiosa, lo si era detto alla vigilia. E così è stato. L’Ortigia esce sconfitta dalla piscina dell’Olympic Roma e spreca la ghiotta opportunità di agganciare il sesto posto. Per la squadra di Piccardo una prova molto negativa, un passo indietro che ha evidenziato i problemi riscontrati prima del recente filotto di vittorie. I biancoverdi, sin dal primo tempo, mostrano di avere nelle gambe le scorie della fatica europea di giovedì; i romani, invece, hanno il merito di sfruttare le difficoltà avversarie soprattutto sulla marcatura al centro, riuscendo a pareggiare l’iniziale vantaggio di Cassia e a portarsi addirittura avanti. Gli uomini di Piccardo faticano ma trovano il pari con Kalaitzis, ancora in superiorità. Un copione che si ripeterà fino a metà gara, chiusa sul 6-6, con i capitolini capaci di andare ogni volta a +1 e i biancoverdi sempre pronti a rispondere sfruttando molto bene l’uomo in più. Nella terza frazione, il match sembra prendere una piega precisa, con l’Ortigia che realizza un parziale di 3-1 (gol di Carnesecchi e doppietta di Inaba), e si porta per la prima volta sul doppio vantaggio. I biancoverdi, però, arrancano in fase difensiva e sprecano troppo in avanti, subendo così il ritorno dei romani, che riescono nel finale di tempo a pareggiare (10-10) con l’ex Mirarchi. Negli ultimi otto minuti, l’Ortigia si disunisce e smarrisce lucidità, subendo l’uno-due dell’Olympic, quindi Inaba accorcia le distanze, ma ancora Mirarchi rimette a +2 i suoi. Nell’ultimo minuto succede di tutto: Campopiano segna il gol del -1, poi l’Olympic non sfrutta una superiorità e Piccardo chiama time-out per l’ultimo assalto alla ricerca del pari, con anche Tempesti in attacco. Sull’azione schierata, i biancoverdi commettono fallo e offrono a Vitale il gol facile a porta vuota. Punizione forse eccessiva, ma non bisognava arrivare a giocarsi questo match (e il pareggio) negli ultimi secondi. Sconfitta che brucia, ma il campionato è ancora lungo.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo non usa giri di parole: “Abbiamo disputato una gara pessima, vergognosa. Abbiamo perso sotto tutti gli aspetti del gioco, sia a livello difensivo che offensivo, quindi è giusto tornarsene a casa e ridimensionarsi, avendo idea di quali sono i nostri reali obiettivi. Giovedì lo avevo detto che questo sarebbe stato un match difficilissimo per noi, perché arrivava alla fine di un ciclo di partite ravvicinate. Oggi eravamo visibilmente stanchi, i giocatori hanno spinto tanto in questo periodo e la fatica si è fatta sentire, ma ciò non giustifica la nostra prestazione. Si sono visti tutti i nostri difetti. Adesso abbiamo una settimana per lavorare e pensare al prossimo match in casa contro la Florentia. Faremo un giorno di riposo, poi dovremo avere in testa solo la Florentia”.
A fine match, parla anche il capitano, Christian Napolitano, molto amareggiato ma schietto come sempre: “Siamo capaci di far esaltare anche gli avversari contro i quali dovremmo imporci. Ovviamente faccio i complimenti all’Olympic, ma noi abbiamo regalato tre punti che avremmo dovuto prenderci facendo una prestazione diversa. Non possiamo perdere certe partite in questo modo, dobbiamo farci un’esame di coscienza e un bel bagno di umiltà. Dobbiamo essere consapevoli che il nostro problema siamo noi stessi. Oggi abbiamo sbagliato tutto, abbiamo commesso troppi errori personali, i loro centri ci hanno fatto male. Non va bene, perché la differenza di valori esiste. Noi dovremmo essere una squadra che punta ai piani alti della classifica, ma al momento meritiamo la posizione nella quale ci troviamo”.
Sul fatto che sulla sconfitta di oggi abbia influito molto la stanchezza accumulata, Napolitano è convinto a metà: “Sicuramente ha inciso sia a livello mentale sia fisico, però in generale è inutile cercare scusanti. Sicuramente abbiamo avuto un inizio tribolato, gli infortuni, l’assenza di Bitadze, la fatica, ma alla fine quando andiamo in acqua ci mettiamo la faccia e quindi dobbiamo dare il massimo, giocando con umiltà. Il passaggio agli ottavi di Euro Cup non serve se non ci concentriamo sul campionato, perché è da qui che passa tutto, se vogliamo continuare a giocare in Europa”.
Foto credits:Maria Angela Cinardo – Mfsport.net