Emiliano Ricupero, ex candidato sindaco a Pachino, espulso dal PD, replica agli attacchi dopo il suo ricorso: “Segretario PD mi odia e difende la destra. Io non mi spezzo”
Non usa mezzi termini Emiliano Ricupero, ex candidato sindaco di Pachino recentemente espulso dal Partito Democratico, per replicare a quelli che definisce attacchi personali ricevuti dopo aver presentato un ricorso a un organismo superiore e averne dato notizia tramite comunicato stampa. Una reazione durissima affidata a una nota pubblica.
“Attacchi folli da anonimi e dal Segretario PD”
“La follia delle follie, venire attaccati perché si fa ricorso all’organismo superiore, venire attaccati perché si fa un comunicato stampa in cui si illustra il ricorso,” esordisce Ricupero. Secondo l’ex esponente Dem, questo sarebbe bastato a “suscitare l’ira di anonimi gestori di pagine social e del segretario del circolo locale di Pachino“. Quest’ultimo, accusa Ricupero, “continua ad ignorare che tutto il nostro gruppo rappresenta metà partito, solo perché ancora esisto (politicamente parlando), gli basta questo a suscitare rabbia e odio“.
Ricupero descrive le parole dei suoi detrattori come “chiare e vendicative”, affermando che essi “agiscono su commissione e per apparire, esistono solo quando parlano del sottoscritto“.
Rifiuto del confronto e accuse al Segretario locale
L’ex candidato sindaco dichiara di non voler rispondere direttamente al segretario locale del PD, “un tizio che si sarebbe già dovuto dimettere più di un anno fa“, ritenendolo “non in grado di gestire un partito” e responsabile di non aver evitato tensioni passate (“tutto ciò che è successo con chiunque altro non sarebbe accaduto”). L’accusa è pesante: “hanno solo un intento quello di distruggermi“.
Ricupero rincara la dose, accusando i suoi critici interni al centrosinistra (o ex tale) di collusione con avversari politici: “La smettessero di prendere le difese ad una lista di centrodestra,” afferma, aggiungendo che “mistificano persino che la DC sia in una parte ben precisa, il segretario li spaccia per gente di sinistra e non si vergogna a dirlo”.
La promessa: “Non mi spezzo, ci siamo e resteremo”
Nonostante gli attacchi, Ricupero lancia un messaggio di sfida e resilienza: “Che si impegnassero di più, io non mi spezzo“. E conclude con un avvertimento ai suoi avversari politici interni: “Eppure non riuscirete a fermarmi ed a fermarci, ci siamo e resteremo“.









