Aggiornato al 15/09/2025 - 17:16
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Paradosso

Comuni in ferie, i bandi per i rifiuti vanno deserti: solo 1 progetto per il compostaggio in tutta la Sicilia

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La Regione concede la seconda proroga per salvare i 50 milioni di fondi UE. Termini spostati al 31 ottobre. La causa ufficiale: “Carenza di organico” negli uffici tecnici.

Appena un progetto per il compostaggio di prossimità in tutta l’isola e solo tredici per i centri di raccolta comunali. La Regione Siciliana sta faticando a erogare quasi 50 milioni di euro di fondi europei (Pr Fesr 2021/2027) destinati a potenziare il ciclo dei rifiuti a livello locale, a causa della scarsissima partecipazione dei Comuni.

Il risultato è che il dipartimento regionale Rifiuti è stato costretto a concedere la seconda proroga per due avvisi che già a luglio rischiavano di andare deserti.

Altri 45 giorni: nuova scadenza al 31 ottobre

Non essendo bastata la prima proroga a metà settembre, gli uffici regionali hanno fatto slittare ulteriormente i termini. Le Srr (gli enti d’ambito) e i Comuni avranno ora tempo fino al 31 ottobre per presentare la documentazione.

I decreti, firmati venerdì dal dirigente generale Arturo Vallone, riguardano due misure chiave:

  1. Sostegno alle attività di compostaggio di prossimità dei rifiuti organici.
  2. Realizzazione o potenziamento dei centri comunali di raccolta (isole ecologiche).

Partecipazione scarsa: 1 solo progetto per il compostaggio

Il dato che certifica il flop è nei numeri. Come si legge nel decreto, alla data dell’11 settembre era pervenuta «una sola istanza» per i progetti sugli impianti di compostaggio di prossimità. Questi impianti, di piccole dimensioni, sono considerati strategici per ridurre i conferimenti nei grandi impianti (spesso privati) e favorire comportamenti virtuosi nelle comunità.

Solo tredici, invece, le istanze arrivate per potenziare le isole ecologiche: un numero giudicato dal dipartimento “eccessivamente esiguo”.

La causa ufficiale: “Carenza di organico e ferie”

La motivazione ufficiale dietro questa paralisi progettuale è stata fornita dagli stessi enti locali. I decreti di proroga citano le «diverse richieste di proroga pervenute dai Comuni e dagli Egato (le Srr, ndr), motivate dalle difficoltà connesse alla carenza di organico e al periodo feriale».

La speranza della Regione è che in questi ulteriori 45 giorni gli enti locali riescano a presentare i progetti necessari per non perdere i fondi.

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