Aggiornato al 02/10/2025 - 12:32
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Canicattini Bagni e Lampedusa unite nella XII Giornata della Memoria e dell’Accoglienza

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Amministratori, giovani migranti e studenti del Liceo Scientifico partecipano alle iniziative in memoria dei naufraghi del Mediterraneo

La notte tra il 2 e il 3 ottobre 2025, la facciata del Palazzo Municipale di Canicattini Bagni sarà illuminata di arancione, colore dei fumogeni per il soccorso in mare, in occasione della XII Giornata della Memoria e dell’Accoglienza. La scelta è stata presa dal Sindaco Paolo Amenta e dall’Amministrazione comunale, in linea con le iniziative promosse dal Comitato 3 Ottobre, presieduto da Tareke Bhrane, nato per ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 a largo di Lampedusa, in cui morirono 368 persone.

Dal 30 settembre al 3 ottobre 2025, a Lampedusa sono presenti il Vice Sindaco Marilena Miceli, l’Assessore Ivan Liistro, i giovani migranti ospiti delle strutture comunali SAI Passwork e La Pineta con i loro operatori, e una rappresentanza degli studenti e docenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Canicattini Bagni. Gli incontri coinvolgeranno studenti e insegnanti provenienti da tutta Italia, amministratori, giuristi, ONG e volontari impegnati nel soccorso nel Mediterraneo, definito un vero e proprio cimitero per chi cerca una nuova opportunità di vita.

L’Amministrazione comunale sottolinea la propria esperienza decennale nell’accoglienza e inclusione di migranti, in particolare di minori non accompagnati, e l’importanza di portare questo bagaglio sociale e culturale ai confronti europei. Nei giorni 9 e 10 aprile, il Comune aveva preso parte a un confronto a Bruxelles con i vertici UE, giovani migranti e studenti, per discutere una diversa politica sull’immigrazione e norme sul riconoscimento dei migranti morti nei naufragi.

Durante la permanenza a Lampedusa sarà ricordato anche il naufragio del 18 aprile 2015, nel suo decennale, quando un’imbarcazione partita dalla Libia con oltre 1.000 migranti si inabissò a 375 metri di profondità nel Canale di Sicilia, causando più di 800 morti. L’imbarcazione fu recuperata nel porto di Augusta per consentire l’identificazione delle vittime.

Il Sindaco Paolo Amenta ha dichiarato: «Il dramma che da anni si consuma nel nostro Mediterraneo, trasformato in un vero e proprio cimitero dove si seppelliscono le speranze di tanti disperati del sud del mondo che cercano una nuova opportunità di vita, non poteva e non può renderci indifferenti. In questi undici anni, grazie alla partecipazione e condivisione del progetto proposto dal Comune da parte di tutta la Comunità cittadina, e alla professionalità delle imprese sociali a cui abbiamo affidato la gestione delle strutture, l’esperienza di accoglienza e inclusione che abbiamo realizzato a Canicattini Bagni è stata riconosciuta a livello nazionale, dal Ministero dell’Interno, tra le “buone prassi” diventando modello per tante realtà. Questo bagaglio sociale e culturale, oltre che umanitario, portiamo al confronto in Europa».

Il coinvolgimento delle nuove generazioni resta centrale: «Ogni anno, tornare a Lampedusa è come tornare a un nodo della memoria – ha sottolineato Tareke Bhrane, il 6 dicembre scorso ospite a Canicattini Bagni per il decennale di accoglienza –, un luogo che non è solo geografia, ma coscienza. È qui che si sono incrociate, troppo spesso, le rotte della disperazione e del silenzio. Quest’anno più che mai sentiamo il bisogno di tornare a guardarci negli occhi, di creare legami veri. Solo mettendo a confronto le generazioni, le esperienze, le radici, possiamo imparare a custodire il passato e a prenderci cura del futuro».

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