Aggiornato al 04/10/2025 - 13:57
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Sanzioni agli studenti per lo sciopero pro-Gaza, Cgil Sicilia: “Atto grave e anti-educativo”

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Bufera sul Liceo “Leonardo” di Palermo dopo la manifestazione di ieri. Il segretario della Flc, Adriano Rizza, contro la decisione di obbligare gli alunni a presentarsi con i genitori: “Si ritiri il provvedimento”

È bufera nel mondo della scuola siciliana per le sanzioni agli studenti che ieri, venerdì 3 ottobre, hanno partecipato allo sciopero globale per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza. La FLC CGIL Sicilia attacca duramente la Dirigente Scolastica del Liceo “Leonardo”, dott.ssa Patrizia Pilato, definendo i provvedimenti “un atto grave e anti-educativo”.

A intervenire è il Segretario Generale della FLC CGIL Sicilia, Adriano Rizza.

La sanzione: “Obbligati a venire a scuola con i genitori”

Secondo quanto denunciato dal sindacato, la preside avrebbe punito collettivamente gli studenti delle 25 classi che hanno aderito alla manifestazione, obbligandoli a presentarsi a scuola accompagnati dai genitori.

“Invece di cogliere l’occasione per un dibattito costruttivo su un tema di drammatica attualità, si è scelto di reprimere un legittimo atto di sensibilità civile”, dichiara Rizza. “Questo non è il ruolo della scuola della Repubblica”.

Rizza (Cgil): “Scuola sia luogo di coscienza, non una caserma”

Il segretario della Cgil definisce la misura “sproporzionata e umiliante”, tesa a creare un “clima di intimidazione”.

“Sanzionare la libera espressione di una coscienza critica significa tradire la missione educativa dell’istituzione scolastica, che deve formare cittadini consapevoli, non sudditi passivi”, prosegue Rizza. “La scuola deve essere un presidio di democrazia e di pace, non una caserma”.

La Cgil minaccia azioni legali e chiede il ritiro del provvedimento

La FLC CGIL Sicilia esprime “piena solidarietà a tutti gli studenti e alle loro famiglie” e annuncia che si riserva di “valutare ogni iniziativa sindacale e legale necessaria per la tutela dei diritti degli studenti”.

La richiesta alla dirigente Pilato è netta: “il ritiro immediato di queste sanzioni e l’avvio di un confronto serio con le rappresentanze della comunità scolastica”.

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