Il segretario generale Giovanni Pistorio ribadisce la richiesta d’intervento per garantire l’applicazione del Ccnl Edili e Affini nei lavori dell’autostrada A19
La Fillea Cgil Sicilia, attraverso il segretario generale Giovanni Pistorio, ha reiterato lo scorso 30 settembre l’atto di significazione con cui invita l’Anac a intervenire e diffida Anas e il presidente della Regione Siciliana a prendere provvedimenti nei confronti della ditta esecutrice dei lavori sull’infrastruttura autostradale A19 Palermo-Catania.
“Sorprende – dichiara Pistorio – che Anas e il commissario straordinario, ovvero il presidente della Regione, abbiano ritenuto di rispondere in maniera elusiva e non soddisfacente rispetto alle questioni segnalate, invadendo così le competenze dell’autorità giudiziaria, alla quale spetta l’accertamento delle condotte antisindacali che in quell’altra sede sono state segnalate e rispetto alle quali si è in attesa di giudizio. Così facendo, il presidente della Regione Sicilia e l’Anas fanno, a voler essere benigni, un triplice errore: rispondono su questioni diverse rispetto a quelle segnalate che riguardano violazioni del Ccnl in lavori in corso di esecuzione; intervengono intempestivamente su questioni diverse e che sono competenza del giudice del lavoro che ha già in carico il procedimento; non rispondono in merito alle questioni segnalate.”
Il sindacato ricorda che il 7 agosto 2025 aveva già chiesto ad Anas e al commissario straordinario per l’adeguamento e la riqualificazione dell’autostrada di garantire l’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro Edili e Affini ai lavoratori impegnati nei lavori.
Secondo la Fillea Cgil Sicilia, “le imprese che stanno eseguendo i lavori applicano un accordo aziendale peggiorativo rispetto al Ccnl, in violazione della normativa vigente codice degli appalti incluso”.
Per questa ragione, il sindacato ha reiterato l’invito alle istituzioni coinvolte – Anas, Regione Siciliana, assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro – chiedendo anche all’Anac di intervenire per adottare i provvedimenti necessari a garantire diritti e tutele per i lavoratori dell’appalto.
“Sia chiaro a tutti, e chi ci conosce sa – conclude Pistorio – che rispettiamo le istituzioni ma non rimaniamo mai con le mani in mano. Le iniziative anche formali che metteremo in campo saliranno sempre più di livello fino a coinvolgere i livelli politici di competenza soprattutto rispetto alle gravi elusioni di chi dovrebbe controllare e invece omette di farlo. Aggiungiamo, infine, che le interlocuzioni con il livello politico competente si stanno positivamente concretizzando.”