L’inchiesta di Palermo svelerebbe un “comitato d’affari” guidato da Cuffaro. Barbagallo (PD) convoca una direzione straordinaria: “Quadro disgustoso”
La maxi-inchiesta della Procura di Palermo che sta facendo tremare la politica siciliana ha il suo epicentro nell’ASP di Siracusa. L’accusa dei PM è pesantissima: una gara d’appalto chiave per il servizio di ausiliariato sarebbe stata “condizionata per favorire le clientele di Totò Cuffaro”.
L’appalto “pilotato” all’ASP Siracusa
Secondo la Procura, la gara d’appalto sarebbe andata alla Dussmann in cambio di favori. Il rapporto illecito avrebbe avvantaggiato Cuffaro, che avrebbe ottenuto il miglioramento delle condizioni contrattuali di due dipendenti da lui “segnalati”. L’intermediario dell’operazione sarebbe stato Antonio Abbonato, assistente parlamentare legato alla DC.
Ma i favori non sarebbero finiti qui. La Dussmann, secondo l’accusa, avrebbe anche acconsentito a concedere subappalti a ditte indicate dal “comitato d’affari”, tra cui la Euroservice di Mazzola. A portare Mazzola all’attenzione dei manager Dussmann sarebbe stato l’ex ministro Saverio Romano.
Dal canto suo, l’azienda Dussmann ha diffuso una nota in cui “si dissocia in maniera energica dai fatti riportati”, assicura “massima collaborazione” alle autorità e ribadisce la “propria assoluta estraneità a qualsiasi condotta illecita”.
Il “Comitato d’Affari” e le intercettazioni
Le indagini dei Carabinieri del ROS descrivono un “comitato di affari occulto” in grado di infiltrarsi negli snodi nevralgici della Regione, con al vertice proprio Totò Cuffaro, definito il “dominus”. Le intercettazioni svelano il presunto modus operandi.
L’inchiesta ha svelato anche la presunta presenza di una “talpa”, un tenente colonnello dei carabinieri che avrebbe violato il segreto d’indagine per avvisare Cuffaro in cambio di un aiuto per la moglie, e una lite tra Cuffaro e l’assessore regionale Luca Sammartino per il controllo dei Consorzi di bonifica.
Barbagallo (PD): “Quadro disgustoso, Schifani intervenga o se ne vada”
Durissima la reazione del segretario regionale del PD, Anthony Barbagallo: “Quanto sta emergendo è disgustoso e ancora una volta conferma che è la mala politica la prima causa di sottosviluppo della Sicilia“.
Barbagallo ha convocato una segreteria regionale straordinaria e ha chiesto la sospensione immediata di tutti i dirigenti generali coinvolti nell’indagine. L’attacco è diretto al Governatore: “Il presidente Schifani riacquisti voce e dica subito quali misure intende adottare. Non è tollerabile che in questa regione si debba essere amico di Cuffaro per poter progredire, segnando il destino dei giovani costretti ad emigrare. Anche questa è una responsabilità politica addebitabile tutta e solo al governatore Schifani“.
Ora si attende la prossima settimana, quando si terranno gli interrogatori preventivi degli indagati, tra cui Cuffaro, Romano e Caltagirone, davanti al GIP.









