La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 33 anni che aveva sottoposto la giovane madre della sua bambina a minacce, violenze e appostamenti dopo la fine della convivenza.
Dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno arrestato martedì sera un uomo di 33 anni. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’attività investigativa che ha ricostruito mesi di violenze e vessazioni.
Le indagini hanno accertato che l’uomo aveva sottoposto la compagna ventiquattrenne, madre di una bambina di sette mesi avuta con lui, a un comportamento violento e persecutorio iniziato almeno dallo scorso Natale. Secondo quanto emerso dall’attività investigativa, la donna sarebbe stata costretta a subire minacce, violenze fisiche e insulti in modo continuativo, anche alla presenza della neonata. Il movente delle aggressioni sarebbe stata una gelosia infondata che avrebbe portato l’uomo a controllare e vessare costantemente la compagna.
La situazione era diventata insostenibile per la giovane donna, che ha deciso di interrompere la convivenza e trasferirsi con la figlia a casa dei genitori per sottrarsi alle violenze. Tuttavia la fine della relazione non ha posto termine alle condotte persecutorie. L’uomo avrebbe continuato a perseguitare la ex compagna, arrivando a pedinarla e ad appostarsi sotto la sua abitazione per controllarla e intimidirla.
Gli elementi raccolti dagli investigatori della Squadra Mobile hanno evidenziato una progressiva escalation della violenza, convincendo la Procura della necessità di richiedere una misura cautelare per interrompere le condotte dell’uomo e proteggere la vittima. Il provvedimento restrittivo è stato quindi emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari con l’obiettivo di porre fine alle persecuzioni e garantire l’incolumità della donna e della bambina.









