L’indiscrezione fornita dal deputato ha trovato subito smentita. Martedì prossimo previsto un sit in davanti Palazzo d’Orleans
Lo scontro era atteso da tempo, considerando le posizioni agli antipodi, non solo politicamente ma anche in relazione al recente Scandalo Sanità che ha scosso la Sicilia. E mentre il presidente Renato Schifani si è recato a Bruxelles per discutere del Piano Rifiuti, Ismaele La Vardera ne ha approfittato per rivelare un corposo retroscena, ovvero le dimissioni del governatore per ordine arrivato da Roma e firmato Giorgia Meloni.
BOTTA E RISPOSTA
“Domani sarà una lunghissima giornata per il futuro della Sicilia, pare che Schifani sia ad un passo dalle dimissioni, liberando la Sicilia da tutto lo schifo cui stiamo assistendo e che ci sta rendendo lo zimbello d’Italia. Pare che sia stata determinate la posizione della Meloni che vuole staccare la spina” aveva scritto La Vardera nel pomeriggio di giovedì sui social, creando aspettative per chi lo segue e preoccupazione per chi fa il tifo per Schifani. Qualche ora dopo, ecco la risposta del presidente della Regione, con tanto di bollo “fake news” sul post dell’avversario politico: .”Giornalismo falso e creativo allo stato puro: storie spettacolari, fonti invisibili e verifiche rimandate a data da destinarsi. Ma in fondo, se La Vardera le controllasse davvero, ci toglieremmo tutto il divertimento”.
Dissing non solo iniziato, ma già nel vivo, tanto che lo stesso La Vardera è tornato sulla questione in mattinata, rivendicando l’atteggiamento di Schina e il suo ruolo all’Ars: “Il governatore Schifani in silenzio per giorni; esce sui social per attaccare me. Ma lei piuttosto che rispondermi sui social manco fosse un ragazzino che fa i dissing, perché per un attimo non si ricorda di esser il presidente della Regione siciliana e viene a riferire in aula rispetto ad un totale e completo fallimento di cui lei ne è il solo responsabile avendo lasciato la Sicilia in mano a dei banditi? Quando vuole sono disponibile pubblicamente a raccontarle le mie fonti, forza facciamo un confronto possibilmente nel luogo deputato ossia il Parlamento e non Facebook. Attendo con ansia una sua risposta. Ps io non faccio giornalismo io esercito il mio ruolo da parlamentare, se poi nel mio ruolo da parlamentare racconto le sue nefandezze se ne faccia una ragione. Che la Sicilia sta affondando non è una fake news tutti se ne sono accorti tranne lei”.
Messaggio chiaro e recapitato al mittente, in attesa della risposta di Schifani: i dissing, soprattutto via social, funzionano così.









