Aggiornato al 12/11/2020 - 18:42

11 novembre 1974, l’ultimo concerto di Maria Callas

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Maria Callas o diva, come venne appellata, fu la regina indiscussa della lirica. Nacque a New York il 2 dicembre 1923. I genitori di Maria avrebbero voluto un maschio, per rimediare alla perdita del figlio Vasily e quando la madre apprese che si trattava di una femmina, per i primi giorni non volle nemmeno vederla,  il padre non si curò neppure di registrarla all’anagrafe.

Maria  mostrò fin da bambina una predilezione per la musica.

In Grecia, nella seconda metà degli anni Trenta, studiò in Conservatorio ad Atene e  dopo una breve parentesi negli Stati Uniti nel dopoguerra, la Callas si traferì in Italia.

Qui ottenne la consacrazione definitiva, per un caso: le venne chiesto di sostituire il soprano Margherita Carosio ne “I puritani” di Vincenzo Bellini, la sua performance ammaliò tutti. Nel 1951 finalmente venne scritturata dalla Scala di Milano e iniziò il periodo d’oro della sua carriera. La Callas tuttavia, non fu mai osannata dalla critica, perché le sue innovazioni spaventavano non poco i giornalisti incaricati di recensirla.

Era nota a quei tempi la  rivalità Callas – Tebaldi fu un cavallo di battaglia di molte testate italiane e non, durante tutti gli anni Cinquanta. Le battute tra le due primedonne erano feroci.

Per almeno sei anni, fino al 1957, Maria fu in assoluto il soprano più stimato in Italia e all’estero. Verona, Milano e Venezia hanno avuto il privilegio di sentire: “Gioconda”, “Tristano e Isotta”, “Norma”, “I Puritani”, “Aida”, “I Vespri siciliani”, “Il Trovatore” e così via. Dal 1958 iniziò il declino della diva, prima la sua voce iniziò a dare segni di cedimento, poi una forte depressione .

 

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