Aggiornato al 02/12/2020 - 18:19

Ritrovate 270 opere di Picasso a casa dell’elettricista di fiducia

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Sono più di 270 fra litografie, dipinti cubisti, notebook e un acquerello, le opere sconosciute di Pablo Picasso trovate, il 29 novembre del 2010, nel sud della Francia a casa di un elettricista in pensione, il 71enne Pierre Le Guennec.

Sembra incredibile, la loro esistenza era rimasta ignota fino al 29 novembre del 2010. Circa 270 opere di Pablo Picasso assenti da ogni inventario, praticamente  sconosciute, vengono scoperte a casa dell’ex elettricista del pittore, che le conservava da oltre trent’anni. Un tesoro dal valore di oltre 60 milioni di euro. Sarebbero un dono del «maestro», come ha sostenuto Pierre Le Guennec, che tra il 1970 e il 1973 prestò i suoi servizi in varie residenze dell’artista. Tra cui quella di Mougins, sulla costa mediterranea, dove Picasso morì nel 1973.

A svelare l’affaire fu il quotidiano Liberation, che rivelò che  Le Guennec si  rivolse più volte agli eredi del pittore per farsi certificare l’autenticità delle opere. Ma Claude Picasso, amministratore della Picasso Administration, che gestisce tutt’ora gli interessi degli eredi, non credette alla storia del pensionato e ha sporse denuncia contro di lui per appropriazione indebita.

 

Ora le opere sono state subito sequestrate dall’Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di opere d’arte e Le Guennec. A non convincere Claude Picasso è il fatto che il padre abbia potuto fare un tale dono. «Certo era generoso, ma donare una tale quantità di opere è impossibile. Inoltre Picasso era solito «datare, firmare e scrivere una dedica sui suoi regali», precisa il figlio. Ed invece alcune delle opere conservate nella casa dell’elettricista non erano neppure datate.

Resta dunque il mistero su questo ritrovamento. A dir poco eccezionale: Liberation parlò di 271 opere, tra cui nove collage cubisti, una «rarità assoluta», stimati circa 40 milioni di euro. Sono stati ritrovati anche due carnet con 97 disegni di cui non si conosceva neppure l’esistenza, un acquerello del periodo Blu, un ritratto della prima moglie, Olga, litografie, studi. Il tutto risale agli anni 1900-1932

 

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