Aggiornato al 16/06/2024 - 21:33
siracusapress
processo Energetikambiente

Processo Energetikambiente, sversamenti illeciti e smaltimento rifiuti irregolare: chieste 15 condanne

siracusapress

condividi news

Nel processo Energetikambiente, chieste pene severe per traffico illecito di rifiuti e inquinamento. Sanzioni pecuniarie e interdizioni per la società. Sentenza attesa per il 1° luglio.

Le pene più pesanti, 4 anni e tre mesi, sono state chieste per due funzionari di Energetikambiente. I due, che  finirono ai domiciliari a conclusione dell’indagine dei carabinieri forestali del Centro anticrimine natura di Palermo, della Direzione distrettuale Antimafia, sono Benedetto Cottone, 57 anni, capo-cantiere, e Giovanni Maria Picone, 54 anni, responsabile operativo per l’Italia meridionale. Entrambi sono accusati di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale.

Il pm ha chiesto sanzioni pecuniarie per 600 quote e l’interdizione dell’esercizio di attività per Energetikambiente. Per altri tredici imputati, quasi tutti dipendenti della stessa ditta, sono stati chiesti tre anni di reclusione.

 

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF), sotto la direzione dei procuratori Marzia Sabella e Dario Scaletta, sono iniziate nel settembre del 2018. Le intercettazioni telefoniche e le registrazioni video sono state decisive per scoprire lo sversamento abusivo di liquidi provenienti dai rifiuti organici e la dispersione delle terre da spazzamento. Queste operazioni illecite avrebbero permesso a Energetikambiente di ridurre significativamente i costi, causando però gravi danni ambientali.

Gli sversamenti illeciti avvenivano in un’area tra i comuni di Balestrate e Partinico, destinata inizialmente ad autoparco aziendale, ma poi usata come centro occulto di stoccaggio e smaltimento di rifiuti pericolosi e non.

La sentenza del processo è prevista per il prossimo primo luglio.

 

 

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni