Aggiornato al 13/11/2025 - 13:18
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Interrogatorio

Appalti ASP Siracusa, Romano in tribunale: “Trattato malissimo, è una canea. Non ho capito le accuse”

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Il leader di Noi Moderati, arrivato a Palermo per l’interrogatorio preventivo, si sfoga: “Subito una condanna irrevocabile, qualcuno mi ha augurato la morte”

È il giorno degli interrogatori chiave per l’inchiesta sugli appalti truccati che ha scosso la sanità siciliana e che ha nell’ASP di Siracusa uno dei suoi epicentri. Questa mattina, 13 novembre, il leader di Noi Moderati ed ex ministro Saverio Romano è arrivato al Tribunale di Palermo per comparire davanti al GIP Carmen Salustro.

Romano, per il quale la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari, è accusato di aver esercitato pressioni per “piazzare” l’ex manager Alessandro Maria Caltagirone (anche lui interrogato oggi ) ai vertici dell’ASP di Siracusa, al fine di pilotare un appalto milionario.

Prima di entrare a palazzo di giustizia, Romano si è fermato a parlare con i giornalisti, come si vede dal video pubblicato sul GdS, sfogandosi duramente per il trattamento ricevuto: “Sono stato trattato malissimo, ma ci sta”.

“Avete visto la canea che si è abbattuta nei miei confronti?” ha dichiarato il parlamentare. “Il magistrato fa il suo lavoro, ma non credo sia normale che il mondo intero sappia di contestazioni che dovevano essere blindate”.

Romano ha lamentato di aver “subito una sentenza di condanna irrevocabile, non avendo ancora capito cosa mi si contesta”. Ha poi aggiunto un dettaglio agghiacciante sulla campagna mediatica subita: “Qualcuno mi ha augurato anche la morte.

L’ex ministro ha concluso con una critica al sistema giudiziario: “Qui si pone un tema che riguarda le custodie cautelari. Da quando è in vigore la legge, il numero di richieste di arresto è duplicato. È palese che qualcosa non funzioni”.

Oltre a Romano e Caltagirone, oggi saranno sentiti altri indagati, tra cui Roberto Colletti e l’imprenditore Alessandro Vetro. Domani, 14 novembre, sarà la volta dell’ex governatore Totò Cuffaro e del capogruppo DC all’ARS, Carmelo Pace.

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