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Augusta, “Le Vie dei Tesori”, riapre l’hangar per dirigibili della Grande guerra

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Il gigante di cemento armato del 1920 visitabile per tre weekend. A Catania terzo appuntamento con siti archeologici, botteghe artigiane e passeggiate nel centro storico

L’hangar per dirigibili e idrovolanti di Augusta entra nel programma de Le Vie dei Tesori e aprirà al pubblico per tre weekend consecutivi, dal 25 ottobre al 9 novembre, dalle 10 alle 16. La struttura, costruita dalla Regia Marina tra il 1917 e il 1920, rappresenta un esempio straordinario di ingegneria del primo Novecento.

Si tratta di una cattedrale di cemento armato da 12 mila metri cubi, lunga oltre cento metri e alta 37 metri. La sua solidità è tale che neppure il terremoto di Carlentini del 1990 riuscì a danneggiarlo, tanto da attirare l’attenzione degli ingegneri giapponesi venuti a studiarne la struttura.

L’apertura è resa possibile dalla collaborazione tra Le Vie dei Tesori e il Demanio. Silvano Arcamone, direttore regionale Sicilia per l’Agenzia del Demanio, spiega che si tratta di un momento di riappropriazione di un bene comune su cui si stanno sviluppando progetti di valorizzazione. È aperto un bando e l’obiettivo è restituire alla struttura una vita stabile e sostenibile attraverso la collaborazione tra pubblico e privato.

Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, sottolinea che l’iniziativa rientra in un accordo triennale con il Demanio finalizzato a valorizzare luoghi di interesse storico e culturale, coinvolgere le comunità e attrarre investimenti futuri.

Il sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare definisce questo momento importante per la città che si riappropria della sua memoria, mentre il sovrintendente di Siracusa Antonio Lutri riconosce all’hangar lo status di monumento del territorio da proteggere e promuovere, dopo la sua lunga vita militare.

La struttura misura 105,5 metri di lunghezza, poco più di 45 metri di larghezza e 37 metri di altezza. La progettazione fu affidata nel 1917 allo studio dell’ingegnere brindisino Antonio Garboli, pioniere delle strutture in cemento armato. L’edificio nasceva per difendere la rada megarese dai sommergibili U-Boot durante la Prima Guerra Mondiale, ma i lavori si conclusero solo nel 1920, a guerra ormai finita.

Fino al 1925 ospitò dirigibili, tra cui due progettati da Umberto Nobile: un OS da 5000 metri cubi lungo quasi 70 metri capace di viaggiare a 85 km orari, e un N2 simile al Norge con cui Nobile fece la trasvolata del Polo Nord. Successivamente divenne idroscalo della Regia Aeronautica per la 184ª squadriglia idrovolanti. Dopo lo sbarco alleato e fino al 1946 fu sede della Royal Air Force, poi dal 1950 venne utilizzato dall’inglese BOAC come scalo civile, trasformandosi in una vera cittadina militare con servizi e alloggi.

Fu abbandonato fino al 1987 quando l’Assessorato regionale ai Beni Culturali lo dichiarò opera da tutelare.

A Catania prosegue intanto il terzo weekend del festival con un programma ricco di visite. Tra i siti archeologici aperti l’Anfiteatro, la cripta di Sant’Euplio, le Terme dell’Indirizzo e della Rotonda, il Foro Romano con l’ipogeo e l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo ad Acireale, in collaborazione con il Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci.

Accessibili anche la Società Storica Catanese, la biblioteca Ursino Recupero con i suoi 290 mila volumi delle congregazioni e monasteri soppressi, il Fondo Verga nell’Archivio Storico e il Museo Bellini. Tra gli edifici religiosi aperti la chiesa di San Nicolò l’Arena con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini, la cappella Bonaiuto, San Francesco Borgia e Palazzo Asmundo di Gisira.

Ultimo weekend per visitare Palazzo Minoriti, sede della Città Metropolitana e della Prefettura, e ISOLA, l’hub di innovazione sociale nato a Palazzo Biscari. Tra le curiosità lo storico coltellinaio Gerace, il MUSCA dedicato ad antiche carrozze e finimenti, la Fondazione Kalos, il Museo etnoantropologico Panascia e ad Aci Castello la casa-museo di Jean Calogero.

I percorsi nella natura includono il tour sensoriale a Le Stanze in fiore, il bosco termofilo del Parco Paternò del Toscano, il parco naturale della Fondazione La Verde La Malfa a San Giovanni La Punta, l’azienda Due Palmenti a Pedara e il giardino esotico di Villa Trinità a Mascalucia. A Trecastagni il parco faunistico di Gjmala ospita dromedari, lama, cavalli e decine di specie di uccelli.

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