Aggiornato al 08/11/2025 - 14:16
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Passo indietro

Bufera appalti, Cuffaro si dimette da segretario DC: “Dimissioni irrevocabili”

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Travolto dall’inchiesta sulla sanità (che tocca anche Siracusa), l’ex governatore fa un passo indietro. La Procura lo accusa di essere il “dominus” di un’associazione a delinquere

Il terremoto giudiziario che ha scosso la sanità siciliana, arrivando a toccare da vicino anche l’ASP di Siracusa, miete la sua prima vittima politica eccellente. Totò Cuffaro si è dimesso da segretario nazionale della Democrazia Cristiana.

L’ex presidente della Regione, travolto dall’inchiesta della Procura di Palermo che ne ha chiesto gli arresti domiciliari, ha annunciato il suo passo indietro in una nota ufficiale questa mattina.

«Questa mattina ho rassegnato, nelle mani del presidente del partito, Renato Grassi, e del segretario organizzativo nazionale, Pippo Enea, le mie dimissioni da segretario nazionale della Democrazia cristiana», ha scritto Cuffaro.

La decisione, definita “irrevocabile“, arriva dopo le pesantissime accuse dei PM, che lo indicano come il promotore di un’associazione a delinquere finalizzata a pilotare appalti e concorsi, in particolare nel settore della sanità. Nell’inchiesta, lo ricordiamo, sono coinvolti anche l’ex ministro Saverio Romano e altri 16 indagati.

Mentre il partito, privo della sua guida, rischia ora di sgretolarsi, l’ex governatore ha aggiunto: «Ringrazio coloro che hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito».

Il presidente Grassi ha già convocato per il 20 novembre il Consiglio nazionale del partito, che sarà chiamato ad esaminare e accettare formalmente le dimissioni, definendo il futuro della DC.

In foto, l’inaugurazione della sede di Carlentini della DC

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