Aggiornato al 07/10/2025 - 18:43
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Giustizia

Caltanissetta, Violenza sessuale su bus extraurbano: un siracusano condannato a 4 anni e 8 mesi

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L’uomo aveva molestato una diciassettenne sulla tratta Caltanissetta-Sommatino. Risarcimento di 12mila euro alla vittima

E’ stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione un uomo di 55 anni originario di Siracusa: dovrà rispondere del reato di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. I fatti risalgono allo scorso luglio, quando l’imputato aveva molestato una ragazza di 17 anni su un autobus extraurbano della tratta Caltanissetta-Sommatino. La sentenza arriva a un anno di distanza dagli eventi e prevede anche un risarcimento di 12mila euro alla vittima.

La vicenda, la riportata dal quotidiano La Sicilia – si era svolta su un pullman extraurbano dove la giovane, residente a Caltanissetta, aveva deciso di trascorrere una giornata all’acqua park di Sommatino. Salita sul mezzo, la ragazza si era seduta al suo posto quando l’uomo aveva iniziato a importunarla con parole sempre più pesanti e inappropriate. Nonostante i tentativi della minorenne di farlo desistere, l’uomo aveva proseguito nella sua condotta molesta.

La situazione era degenerata quando, dai semplici commenti verbali e dalla richiesta di prestazioni sessuali, il 55 enne era passato al contatto fisico, palpeggiando il fondoschiena della ragazza. A quel punto la vittima si era alzata e aveva raggiunto l’autista del bus per raccontare le violenze subite, cercando protezione e assistenza.

La reazione della giovane non aveva tuttavia fermato l’uomo, che si era reso protagonista di un ulteriore gesto ancora più grave. Nel corridoio centrale del bus, davanti agli altri passeggeri, si era masturbato sotto gli occhi degli occupanti del mezzo. Questo comportamento aveva portato all’intervento immediato dei carabinieri, che in breve tempo lo avevano arrestato.

Durante il processo, la vittima si è costituita parte civile e l’uomo ha scelto il rito abbreviato. La procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e 4 mesi, mentre la sentenza ha stabilito una pena superiore di 4 mesi rispetto alla richiesta dell’accusa.

La difesa ha fatto sapere che attenderà le motivazioni della sentenza per valutare la presentazione di un ricorso in appello.

Il risarcimento di 12mila euro riconosciuto alla vittima rappresenta un riconoscimento del danno subito dalla giovane, che oltre alla violenza fisica ha dovuto affrontare le conseguenze psicologiche di un’esperienza traumatica vissuta in un luogo pubblico, davanti ad altri passeggeri. La presenza di testimoni ha probabilmente rafforzato la posizione accusatoria durante il processo, permettendo di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

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