Sit-in a Siracusa dopo l’inchiesta sugli appalti. Il segretario provinciale: “La magistratura ha scoperchiato il vaso di Pandora. Ora un’iniziativa nazionale in città”
La protesta del Partito Democratico contro lo scandalo della sanità siciliana si è spostata oggi a Siracusa. Dopo il sit-in di ieri a Palermo davanti all’Assessorato Regionale, stamattina una delegazione provinciale, guidata dal segretario Piergiorgio Gerratana insieme ai consiglieri comunali, ha manifestato davanti all’ingresso dell’Ospedale Umberto I.
La protesta mira a dare voce alla “profonda indignazione” dei cittadini dopo l’inchiesta della Procura di Palermo su presunti appalti pilotati, che tocca da vicino anche l’ASP di Siracusa.
Il segretario Gerratana ha spiegato che la magistratura ha “scoperchiato il vaso di Pandora”, rivelando perché la sanità regionale sia “malata, inefficiente e insufficiente”. Secondo il PD, la gestione sanitaria è stata mossa da logiche clientelari e patti corruttivi che hanno distratto risorse pubbliche, un sistema di potere rimasto invariato per trent’anni.
Per questi motivi, il Partito Democratico ha chiesto ufficialmente le dimissioni del presidente Renato Schifani, ritenuto politicamente responsabile di un modello di gestione “opaco” e “disgustoso”.
Gerratana ha inoltre lanciato un duro attacco ai tre deputati regionali di centrodestra della provincia di Siracusa, accusandoli di essere “spariti” dopo lo scandalo. Il segretario PD ha ipotizzato che il loro silenzio sia dettato da “paura e vergogna”, sintomo della loro “inadeguatezza” e “accondiscendenza” verso i metodi finiti sotto indagine.
Il PD ha annunciato che, dopo la protesta, organizzerà nelle prossime settimane una “grande iniziativa nazionale” proprio a Siracusa, per passare dalle denunce alle proposte concrete per una “pulizia morale” della politica sanitaria.
Nel frattempo, per garantire la gestione dell’Azienda Sanitaria Provinciale dopo l’inchiesta, la Regione ha nominato un commissario, la dottoressa Chiara Serpieri.









