Aggiornato al 18/11/2025 - 10:23
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Pantalica, patrimonio UNESCO dimenticato: l’appello dell’UGL Siracusa

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Il sindacato denuncia l’assenza di una reale valorizzazione del sito archeologico-naturalistico e sollecita una programmazione coordinata tra enti locali e Regione

L’UGL Siracusa richiama l’attenzione sulla situazione del sito di Pantalica, uno dei complessi archeologici e naturalistici più rilevanti del Mediterraneo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2005 insieme a Siracusa. Il sindacato segnala come, nonostante il riconoscimento internazionale, l’area non abbia mai beneficiato di una reale politica di valorizzazione.

Il sito si estende tra i territori di Sortino, Ferla e Cassaro, includendo la Valle dell’Anapo. Pantalica custodisce oltre 5.000 tombe rupestri, databili tra il XIII e il VII secolo a.C., appartenenti alla civiltà sicula preellenica. Tra gli elementi più significativi si trova l’Anaktoron, costruzione megalitica che testimonia antichi contatti con le culture egeomediterranee. In età bizantina l’area venne nuovamente abitata: alcune tombe furono trasformate in abitazioni e altre in piccoli edifici di culto, come la Grotta del Crocifisso, quella di San Nicolicchio e di San Micidiario.

Accanto al valore storico-archeologico, Pantalica rappresenta anche un importante contesto naturalistico, caratterizzato dai canyon scavati dai fiumi Anapo e Calcinara, da pareti calcaree e da un’elevata biodiversità. Nonostante questa ricchezza, l’UGL segnala che “non esiste alcuna gestione di Pantalica”, definendo la mancanza di interventi “una delle più grandi occasioni perse per lo sviluppo turistico, occupazionale ed economico del territorio”.

Il sindacato evidenzia inoltre che “manca una visione turistica integrata” e che, nonostante la consapevolezza diffusa tra amministrazioni locali, regionali e altri enti competenti, non si siano mai registrate azioni efficaci. Anche in occasione delle celebrazioni per i vent’anni dell’iscrizione UNESCO, secondo l’UGL, si sarebbe data priorità alla dimensione simbolica senza accompagnarla a una reale programmazione.

L’UGL richiama infine i dati di un recente sondaggio di Italia Oggi, che segnala un arretramento della provincia di Siracusa nelle classifiche su qualità della vita e occupazione, come ulteriore motivo per intervenire con decisione. Il sindacato chiede “coraggio, idee e rispetto per chi vuole investire” e sollecita l’avvio di un piano coordinato che coinvolga Comuni, Libero Consorzio di Siracusa e Regione Siciliana, con l’obiettivo di restituire a Pantalica e alla provincia nuove prospettive di sviluppo.

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