Aggiornato al 28/11/2025 - 12:14
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Rifiuti, ANCI Sicilia: “Serve un contributo strutturale ai Comuni”

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Il Presidente Paolo Amenta e il Segretario Generale Mario Emanuele Alvano commentano l’erogazione di risorse regionali ai Comuni e richiamano la necessità di contributi strutturali e impiantistica adeguata

Il Presidente di ANCI Sicilia, Paolo Amenta, e il Segretario Generale Mario Emanuele Alvano hanno espresso oggi il loro punto di vista sulle risorse stanziate dalla Regione Siciliana a favore dei Comuni.

Esprimiamo apprezzamento per l’erogazione delle risorse da parte della Regione Siciliana a favore dei Comuni, finalizzate alla copertura degli extra-costi del ciclo dei rifiuti e al sostegno delle attività legate alla raccolta differenziata. Si tratta di un primo passo concreto nella direzione delle richieste che la nostra Associazione ha più volte avanzato. Un intervento importante, in una fase particolarmente complessa, in cui l’aumento dei costi rischia di compromettere gli equilibri economico-finanziari degli enti locali e i servizi ai cittadini“, si legge nel comunicato.

Tuttavia, secondo l’Associazione, “tali risorse, pur significative, non possono rimanere episodiche. La Sicilia continua, infatti, a scontare una situazione impiantistica caratterizzata da condizioni di oligopolio, quando non di vero e proprio monopolio, che determinano costi di conferimento tra i più alti d’Italia. A questa fragilità strutturale si aggiunge la crisi della raccolta della plastica e del tessile, che rischia di far arretrare Comuni e cittadini, nonostante lo sforzo sostenuto negli ultimi anni sia in termini economici sia in termini culturali per migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata. Una crisi che mette ulteriormente in evidenza la necessità di interventi rapidi e coordinati“.

L’Associazione sottolinea la necessità di un contributo stabile: “Per queste ragioni riteniamo che un contributo regionale strutturale e più significativo sia indispensabile se si vuole consentire, soprattutto ai Comuni più fragili, di mantenere più contenuti i costi della TARI e di salvaguardare i risultati raggiunti nella differenziata. In assenza di misure stabili, l’attuale assetto impiantistico continuerà a produrre effetti negativi sui bilanci e sulle comunità locali“.

Infine, l’ANCI Sicilia evidenzia l’urgenza di completare l’impiantistica di prossimità: “Evidenzia infine la necessità di velocizzare la realizzazione dell’impiantistica di prossimità, a partire dagli impianti dedicati al trattamento e alla valorizzazione delle diverse frazioni della raccolta differenziata. Senza impianti adeguati e distribuiti sul territorio diventa impossibile ridurre la dipendenza da pochi operatori e valorizzare appieno lo sforzo dei cittadini“.

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