Italia Viva, con Garozzo e Furnari, declina l’invito al Consiglio straordinario sul Trigona: “Alla luce dello scandalo giudiziario, inutile elargire promesse che non potranno essere mantenute”
Italia Viva non parteciperà al Consiglio comunale straordinario sulla sanità, convocato a Noto per il 10 novembre. In una nota durissima, Giancarlo Garozzo (esecutivo regionale IV) e Alessandra Furnari (presidente provinciale) definiscono l’iniziativa “l’ennesima passerella”, resa inutile dalle recenti vicende di cronaca giudiziaria che hanno colpito l’ASP di Siracusa.
Di seguito, la nota integrale:
“E’ stato convocato, per il giorno 10 novembre, un Consiglio straordinario a Noto per l’approvazione di un atto di indirizzo che, vista l’incredibile situazione della sanità nella zona sud della nostra provincia, solleciti la tutela della funzionalità dell’ospedale Trigona ed il potenziamento dell’ospedale riunito Avola/Noto.
Si tratta certamente di un argomento di grande rilevanza, perché il diritto alla salute rientra tra i diritti fondamentali e dovrebbe essere garantito da un sistema sanitario efficiente in ogni angolo della nostra nazione, ma purtroppo così non è, soprattutto nella nostra regione. Condividiamo quindi pienamente la mobilitazione per la risoluzione delle innumerevoli criticità, in materia, che caratterizzano la zona sud della nostra provincia, evidenziate di recente anche dell’ispezione effettuata dall’On. Davide Faraone.
Riteniamo tuttavia che, anche alla luce delle vicende di cronaca giudiziaria che hanno duramente colpito, proprio ieri, la nostra regione ed in special modo la nostra provincia, e che da quello che si apprende dalle notizie di stampa potrebbero determinare la rimozione di tutti gli attuali soggetti ai vertici Asp, una iniziativa del genere, in questo momento, non può che trasformarsi nell’ennesima “passerella” durante la quale i rappresentati istituzionali esterni si cimenteranno nell’elargizione di promesse che non potranno in alcun modo essere mantenute.
Siamo sempre stati e rimaniamo garantisti, ma aldilà delle responsabilità che saranno o non saranno accertate nelle opportune sedi giudiziarie, non può esservi dubbio sul fatto che l’intera sanità regionale è al collasso, travolta dall’inefficienza di un sistema che non riesce a garantire nemmeno il diritto alla vita dei suoi cittadini e dai sospetti su quelli che sono gli interessi di chi è chiamato a gestirla, con la conseguenza che l’unico modo per poter raggiungere gli obiettivi concreti ed auspicati di cui abbiamo bisogno, anche per garantire i diritti dei cittadini della zona sud della provincia di Siracusa, è quello di una rivoluzione dell’intero sistema regionale.
Per tali motivi, pur ringraziando per l’invito a noi rivolto a mezzo del nostro responsabile locale Enzo Toro, siamo costretti a declinare l’invito ed a ricordare a tutti coloro che parteciperanno, che non è più il tempo delle parole, c’è bisogno di azioni concrete che garantiscano un sistema sanitario degno ed efficace”.









