Aggiornato al 28/03/2025 - 14:31
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Crisi Petrolchimico, Uiltec riunisce i lavoratori a Siracusa: “Difendiamo l’accordo Versalis. Urso venga qui”

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Presenti la segretaria nazionale Piras e il segretario siciliano Bottaro. Denunciata la mancanza di politica industriale, chiesta l’apertura di un tavolo sul territorio con il Ministro

Assemblea partecipata, stamani, dei lavoratori del petrolchimico siracusano, organizzata dalla Uiltec per fare il punto sulla gravissima crisi che attanaglia l’area industriale. Un confronto diretto nel “momento più difficile di sempre”, come lo ha definito il Segretario Generale della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro, alla presenza della Segretaria Generale Nazionale Daniela Piras.

“La Uiltec continua a mettere al centro i lavoratori nell’azione sindacale“, ha dichiarato Bottaro. “Tutte le volte che ci troviamo di fronte a delle scelte, decidiamo sempre di stare dalla parte dei lavoratori, sia quando c’è da firmare gli accordi, sia quando non li condividiamo. Pur tuttavia, continuiamo sempre la nostra azione di gestione delle difficoltà, mettendoci il massimo impegno per garantire il futuro dell’area industriale siracusana”. La richiesta al governo è netta: “Domani – prosegue Bottaro – ribadiremo al ministro Urso la necessità di aprire un tavolo con la sua presenza direttamente sul territorio”.

Al centro del dibattito anche il recente e discusso protocollo siglato con Eni Versalis. “Senza industria non ci può essere sviluppo e la firma del protocollo con Eni Versalis ha voluto garantire questa opportunità”, ha affermato la segretaria nazionale Daniela Piras, difendendo la scelta del sindacato.

Piras ha poi allargato lo sguardo alla crisi sistemica dell’area: “La crisi che condiziona il distretto industriale di Siracusa è un concatenarsi di problemi che legano le vicende che riguardano i siti di Isab e di Sasol, del depuratore Ias fino ad arrivare al Petrolchimico di Priolo. Tutto questo è la prova della mancanza di una politica industriale e, soprattutto, energetica nel Paese che ci espone ad un serio rischio deindustrializzazione”.

Sul protocollo Versalis, Piras ha chiarito la posizione Uiltec: “Scegliendo di negoziare con l’azienda – ha sottolineato Piras – abbiamo condizionato le scelte originarie di una grande multinazionale che aveva deciso di chiudere i cracking in Italia. È un dato di fatto che i perimetri politici non coincidano più con quelli industriali e che le scelte al riguardo vengano prese altrove, a livello globale. Abbiamo quindi cercato l’intesa possibile per salvaguardare l’occupazione e la produzione attraverso gli investimenti e la continuità industriale”.

La firma dell’accordo, però, non è un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso che richiede vigilanza e mobilitazione. “Dovremo continuare a mobilitarci per difendere questa prospettiva industriale e lo ripeteremo al ministro Adolfo Urso che proprio domani sarà in Sicilia”, ha aggiunto Piras. “Per quanto ci riguarda inizia un percorso, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, su cui dovremo vigilare a garanzia degli impegni sottoscritti. Lo intendiamo affrontare con senso di responsabilità e con la capacità di confronto che ci ha finora contraddistinto”.

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