Un caso complesso coinvolge il Comune di Siracusa, condannato in solido con un dipendente e la moglie per un prestito non rimborsato

Una vicenda giudiziaria complessa e imbarazzante scuote Palazzo Vermexio: il Comune di Siracusa è stato condannato dalla Corte d’Appello di Catania a pagare oltre 280 mila euro in solido con un dipendente comunale e la moglie di quest’ultimo. La somma deriva da un prestito non rimborsato concesso nel 2008 da una nota società finanziaria, per il quale il Comune aveva inizialmente fornito il benestare.

Origine del caso

La vicenda risale al 2008, quando la coppia ottenne quattro finanziamenti firmando contratti con una garanzia di pagamento sottoscritta dal Comune. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha sempre contestato la propria responsabilità, accusando il dipendente di aver falsificato la documentazione.

Nel 2021, il Tribunale di Siracusa aveva accolto la tesi del Comune, assolvendo Palazzo Vermexio e condannando la coppia al pagamento dell’importo. Ma la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza, ritenendo il Comune coobbligato al pagamento in solido.

La decisione del Consiglio comunale

Il Consiglio comunale si è riunito nelle scorse ore per discutere il debito fuori bilancio, votandone il riconoscimento formale ma senza garantirne l’immediata esecutività. Questo atto era necessario, poiché le sentenze esecutive rientrano nei debiti fuori bilancio riconosciuti dalla legge sugli enti locali.

Il dirigente del Settore finanziario del Comune ha precisato che la decisione non preclude la possibilità di ricorrere in Cassazione, dove si aprirà un nuovo capitolo della vicenda.

Impatto sulle casse pubbliche

Il Comune, nel frattempo, è obbligato a pagare la cifra contestata alla finanziaria, sperando in una futura rivalsa nei confronti dei co-obbligati. Tuttavia, il caso ha sollevato critiche e malcontento sia tra i consiglieri comunali che nell’opinione pubblica, già provata dalle difficoltà finanziarie dell’ente.