In una nota il Comitato preme affinchè venga potenziato l’Ufficio di protezione civile comunale e si riunisca d’urgenza il tavolo tecnico coordinato dal Prefetto
A pochi mesi dall’incendio che il 16 febbraio scorso, ha colpito l’area di via Elorina , domato attraverso il massiccio l’intervento di squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da diverse città della Sicilia sud orientale e che ha causato, per alcuni giorni, una densa nube tossica per la combustione di relitti di plastica e copertoni abbandonati nell’area da anni, ieri si è replicata la stessa identica situazione nell’area dell’ex porto turistico Archimede , proprio alle spalle della sede della polizia municipale!
Anche in questo caso si è scatenata una nuvola nera, sicuramente tossica , che ha coperto per alcune ore la città. Ciò è successo nonostante il Consiglio Comunale avesse indicato all’Amministrazione con una Delibera approvata proprio il 21 febbraio, all’indomani dell’incendio in via Elorina , precise azioni utili alla prevenzione degli incendi nelle aree prospicienti la città ,tra le quali: “attivare con celerità l’esecuzione in danno in caso di inadempienza “.. nei confronti dei proprietari che non avessero adempiuto alla pulizia ed alla diserbatura dei loro terreni “.
Il Consiglio comunale chiedeva anche di “ potenziare l’ufficio di protezione civile comunale al fine di ottemperare a tutte le mansioni necessarie alla prevenzione degli incendi” e a costituire un tavolo tecnico per il coordinamento delle operazioni antincendio con Sua Eccellenza il Prefetto, il Corpo forestale , i vigili del fuoco , il Libero consorzio comunale , le squadre di volontari antincendio, ,la polizia ambientale”.
Il Sindaco in seguito nell’Ordinanza n° 6 dell’aprile 2024 dal titolo : “ Prevenzione e lotta attiva agli incendi. Obblighi e divieti per l’anno 2024” accogliendo le richieste del Consiglio reiterava l’ obbligo ,( vedi punto 4).- per i proprietari, i conduttori, gli affittuari, i gestori, amministratori di stabili, responsabili di strutture turistiche, artigianali e commerciali, (…) di provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione incendi, consistenti negli interventi di pulizia, di bonifica, di diserbo aree incolte, a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare fonte di innesco di incendio con divieto assoluto, di abbandonare sulle predette aree cumuli di alcun genere.
A fronte di questa Delibera e di questa Ordinanza , Il Comitato antincendio siracusano vorrebbe sapere dall’Amministrazione comunale ,cosa è stato fatto? E’ stato predisposto il controllo dell’ottemperanza all’Ordinanza? Sono stati elevati verbali e sanzioni? I buoni propositi hanno avuto seguito?
Quello che leggiamo sull’incendio di ieri, altro non è che (parafrasando un noto romanzo) la “cronaca di un incendio annunciato”. La situazione pericolosa in quell’area all’interno della città che rimane sempre ad altissimo rischio incendio, era stata segnalata più volte ed era a conoscenza di tutti. Il suddetto Comitato, nato per contrastare il fenomeno degli incendi nel nostro territorio e per attuare in collaborazione con gli Enti preposti, le azioni necessarie per la prevenzione contro gli incendi , chiede:
– che l’Amministrazione intervenga presso la curatela fallimentare dell’ex Porto turistico Archimede , sanzionandola e segnalando anche alla Procura della Repubblica la responsabilità civile e penale della discarica abusiva in atto esistente;
– che venga ordinata la pulizia dell’area , al fine di disinnescare , quella che potrebbe essere la prossima bomba tossica a danno della cittadinanza;
– che si provveda altresì a recintare l’area rendendola inaccessibile, diffidando la curatela ad ottemperare con ogni urgenza.
Il Comitato chiede inoltre che come da Delibera del Consiglio Comunale , venga potenziato l’Ufficio di protezione civile comunale e si riunisca d’urgenza il tavolo tecnico coordinato dal Prefetto con tutti gli attori preposti alla prevenzione ed allo spegnimento degli incendi.