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Parco Archeologico

Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, da Fabio Granata l’idea di una Governance condivisa

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L’assessore alla Cultura del comune di Siracusa interviene ancora sul tema a lui caro della governance del parco archeologico di Siracusa

“Il Parco Archeologico di Siracusa rappresenta una enorme risorsa per la Città e per l’intera Provincia.”

A parlare è Fabio Granata, assessore alla Cultura del comune di Siracusa.

“Da Eloro ad Avola, da Noto a Palazzolo, da Siracusa a Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Buccheri, si tratta di un  paesaggio culturale unico, come lo avrebbe definito Cesare Brandi, in grado di determinare una attenzione mondiale da parte dei Viaggiatori.
Il Parco è infatti qualcosa di ben più complesso della sola Neapolis, dove la valorizzazione ha già raggiunto buoni risultati e dove la poderosa “trazione” dell’Inda fanno presagire una nuova, ottima, stagione.
Qualcosa di più complesso che ha certamente il suo cuore pulsante nello spazio della Neapolis che l’attuale Direzione del Parco, in continuità con le precedenti, ha contribuito a valorizzare. Va però superata ogni forma di conflittualità tra la Direzione e i soggetti protagonisti, a diverso titolo, del Parco come la già citata Fondazione Inda ma anche Aditus e Civita che si occupano della biglietteria, degli accessi e dei servizi aggiuntivi.”

“Attraverso una Governance condivisa – prosegue Granata – nella sede istituzionale del CTS, con  i Sindaci di Siracusa, Avola, Noto, Palazzolo, Buscemi oltre agli altri Sindaci interessati come quelli di Sortino, Ferla, Buccheri, Cassaro occorre pianificare una utilizzazione sapiente e dinamica delle risorse, con un coinvolgimento nelle scelte strategiche di tutte le parti in causa.
Inauguriamo una nuova stagione improntata al dialogo e a un atteggiamento solidale, trovando soluzioni di collaborazione e “convivenza” con la Fondazione Inda e le Imprese culturali, nel pieno rispetto delle norme.
Bisogna prendere atto della centralità storica e culturale dell’Inda nella valorizzazione del Teatro, evitando “competizioni” artistiche improbabili e confusionarie.
Non posso nascondere le mie perplessità sul nuovo spazio dell’Area di Ierone sia per la sua invasivita’che per i tempi davvero ristrettì per ogni possibile programmazione ma spero sinceramente che anche questa scommessa venga vinta.”

Sarebbe auspicabile una riunione del Cts presieduta dal Dirigente Generale dei Beni Culturali – continua ancora l’assessore alla Culture – per aprire una discussione definitiva con le parti in causa sulla  Governance complessiva del Parco.
Come Aministrazione della Città di Siracusa e come Distretto del SudEst faremo la nostra parte con i progetti proposti e finanziati, dal Ministero della Cultura e dal Ministero del Turismo.
Sono progetti che prevedono collegamenti con Pantalica, eventi, cartellonistica, app innovative, siti dedicati.
Tutto questo va coordinato da quello che è l’elemento unificante di questo smagliante Paesaggio Culturale: il grande Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Tellaro e Akrai.
Con il mondo universitario, infine, va resa stabile una collaborazione su ricerca e tutela, in particolare con la  più antica Scuola di Archeologia italiana, siracusana, e che ha avviato una nuova entusiasmante stagione: dal monitoraggio dello stato di salute dei siti alla possibilità di valorizzare la professionalità di giovani e preparatissimi archeologi, si tratta di una grande realtà scientifica e professionale per il nostro Parco Archeologico.
Summer School, contratti di ricerca, nuovi scavi e tante altre attività per valorizzare il tassello più prezioso del “Paesaggio culturale” unico della provincia di Siracusa” – conclude Fabio Granata.

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