Aggiornato al 21/07/2022 - 17:05

Scottature solari ed eritemi, come dare sollievo alla pelle

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Uno screening dermatologico è quello che serve per conoscere al meglio la propria epidermide e proteggerla.

Occorre fare tutto quello che si può per prevenire le scottature solari della pelle: applicare e riapplicare le creme protettive ideali; restare all’ombra quando i raggi sono intensi; non esporsi a lungo. Ma inevitabilmente rossori e scottature solari arrivano puntuali, ogni estate, ad ogni vacanza.

È sempre consigliabile esporsi al sole con un’adeguata copertura (abiti, cappelli, occhiali scuri) per prevenire arrossamenti (eritemi), edemi e scottature solari. Inoltre, in base a fototipo, stagione, ora del giorno, luogo, quantità di insolazione, vanno adottate alcune precauzioni e un’esposizione graduale ai raggi del sole. Anche un’alimentazione adeguata può aiutare.

Bisogna anche resistere alla tentazione di abbronzarsi rapidamente e a ogni costo, soprattutto fuori stagione sottoponendosi a docce solari e lampade. Seppur quelle di nuova generazione siano schermate in maniera migliore, rispetto al passato, si tratta sempre di una massiccia dose di raggi UV assorbita dalla pelle nel giro di poco tempo.

L’esposizione naturale e graduale al sole, viceversa, stimola l’organismo a produrre maggiori dosi di melanina, consentendo quindi anche alla pelle di scurirsi gradualmente e in maniera uniforme.

Le creme solari sono indubbiamente il primo strumento per prevenire le scottature e vanno utilizzate e scelte in base al fototipo individuale: i tipi I, II e III, ad esempio, hanno bisogno di creme ad alta protezione, altissima nel caso di bambini piccoli, anziani e persone con la pelle particolarmente delicata.

Va sempre ricordato che le creme solari, una volta applicate sul corpo e sul viso, hanno una durata limitata nel tempo, anche quelle cosiddette resistenti all’acqua (waterproof); è bene, dunque, applicare la crema ogni tre ore circa, in particolar modo dopo un bagno prolungato o una sudorazione abbondante. Più ci si abbronza, più si può ridurre il livello di protezione della crema solare.

Attenzione va posta anche a non farsi ingannare dalle giornate ventose, che fanno percepire meno il calore. La sensazione di calore, infatti, è data dai raggi infrarossi mentre quelli ultravioletti sono freddi e non si avvertono. Quando il cielo è nuvoloso i raggi UV colpiscono la pelle perché passano anche attraverso le nubi che li diffondono ad ampio raggio.

Poiché la sabbia, come l’acqua, la neve e tutte le superfici chiare, ha un alto potere riflettente che aumenta l’assorbimento da parte della cute, bisogna fare attenzione anche quando si sta sotto l’ombrellone. L’acqua, inoltre, agisce come una lente di ingrandimento, esponendo la pelle a un rischio decisamente maggiore di scottature.

Per quanto riguarda il periodo di esposizione al sole, sono consigliabili le prime ore della giornata o del tardo pomeriggio, quando i raggi del sole sono più obliqui e meno caldi; in questo modo la melanina ha il tempo di essere stimolata adeguatamente, evitando le scottature.

Lo stesso vale per la stagionalità: il sole di maggio, agosto e settembre (a differenza di quanto comunemente si crede) è meno diretto, perché i raggi sono meno perpendicolari alla superficie terrestre; sono questi, quindi, i periodi migliori per iniziare a prendere il sole.

In misura minore, ma pur sempre importante, incide la località: in Sicilia il sole scotta di più che in Toscana, così come in pianura è meno pericoloso che in alta montagna, dove giunge sulla pelle con duemila metri in meno di filtro atmosferico.

Anche una corretta alimentazione può aiutare nella prevenzione delle scottature solari. Consumare cibi ricchi di vitamina C, vitamina E, beta-carotene, zinco, selenio, potassio diminuisce i rischi; via libera, quindi, a alimenti tipicamente estivi come pesche, albicocche, agrumi, kiwi, pomodori, peperoni, spinaci, olio di oliva, pane integrale. Forse non è un caso che questi alimenti siano alla base della dieta mediterranea.

In conclusione, per prevenire le scottature solari bisogna evitare di esporre la pelle al sole senza protezione per lunghi periodi, in orari e luoghi inappropriati. Laddove si verifichino, le scottature non vanno sottovalutate per non lasciar degenerare gli eritemi in danni maggiori e più gravi, sia immediati che futuri.

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