Approvate le linee politiche per la pace, il lavoro e la sanità. Condanna alle aggressioni in Palestina
Si è svolta a Roma nei giorni 22 e 23 marzo l’Assemblea Nazionale di Sinistra Futura, che ha registrato un’ampia partecipazione e ha segnato un importante momento di crescita per il movimento. Durante i lavori, sono stati eletti i nuovi organismi dirigenti:
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Presidente: Giuseppe Zappulla
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Coordinatore nazionale: Roberto Ongaro
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Tesoriere: Gianni Battaglia
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Assemblea nazionale: 90 membri
Un confronto di alto profilo
All’assemblea sono intervenuti esponenti politici e istituzionali di spicco, tra cui:
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Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 Stelle;
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Gavino Angius, già parlamentare PDS-DS;
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Ilaria Portas, assessora alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna.
Indirizzi politici e temi centrali
L’assemblea ha espresso un sostegno convinto ai cinque referendum sul lavoro e sulla cittadinanza, promossi dalla CGIL e dai movimenti progressisti, ribadendo inoltre l’adesione a tutte le iniziative per la pace, a partire dalla manifestazione del 5 aprile a Roma.
Sinistra Futura ha anche condannato fermamente la politica di aggressione di Israele e l’eccidio della popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania.
Dibattito sulla situazione del lavoro in Italia ed Europa
Nella mattinata del 23 marzo, si è svolto un importante confronto sulla situazione lavorativa nel contesto dell’economia di guerra latente europea, con la partecipazione di:
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Christian Ferrari, segreteria nazionale CGIL;
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Federico De Sanctis, segreteria nazionale ANPI;
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Alfiero Grandi, coordinamento per la democrazia costituzionale.
Il dibattito, molto seguito e trasmesso online, ha sottolineato la necessità di una politica del lavoro più equa e di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori.
Documenti approvati
Durante i due giorni di lavori, l’assemblea ha approvato:
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Il manifesto dei valori di Sinistra Futura;
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Le linee politiche per una politica di pace senza riarmo;
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Due ordini del giorno su sanità e lavoro, considerati emergenze nazionali.
Inoltre, è stato votato un documento di sostegno all’appello per la pace di Abdullah Öcalan, che aderisce alla richiesta di abbandono della lotta armata da parte del PKK e promuove la pacificazione tra il popolo turco e il popolo curdo.