Aggiornato al 07/01/2025 - 16:57
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Il ponticello al centro del dibattito

Siracusa, ancora critiche al ponte ciclopedonale dal gruppo del PD

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Il gruppo consiliare PD critica aspramente la realizzazione del terzo ponte ciclopedonale, definendolo un “vezzo inutile” e proponendo un focus sulle vere emergenze cittadine. Per Alicata invece, necessario concentrarsi su altri problemi

La realizzazione del terzo ponte ciclopedonale a Siracusa continua a suscitare dibattito. Dopo la sua inaugurazione, caratterizzata da cerimonie pompose e costi ingenti, il gruppo consiliare PD ha espresso in più occasioni la sua netta opposizione, ribadendo la sua posizione anche all’inizio del nuovo anno.

Secondo il PD, il ponte rappresenta “la soddisfazione di un capriccio” e una gestione delle risorse pubbliche mal calibrata. “Un’opera inutile – affermano – che non risolve alcun problema pratico della città. Ortigia e altri quartieri necessitano di infrastrutture adeguate per affrontare le emergenze, come vie di fuga e sistemi di protezione civile, piuttosto che di progetti faraonici e privi di una reale utilità.”

Nel mirino delle critiche non solo la mancanza di una visione urbanistica chiara, ma anche la presunta emulazione di grandi opere inutili a livello nazionale. Il gruppo consiliare promette di presentare un ordine del giorno per riportare il focus sulle priorità concrete della città, sottolineando che “Siracusa merita una pianificazione urbana responsabile e coerente con i suoi reali bisogni.”

Bruno Alicata: “Ponte anche gradevole esteticamente, ma sono altri i problemi creati dall’amministrazione comunale”

“In questi giorni il dibattito politico sembra concentrarsi sul Ponticello ciclopedonale tra Ortigia e la terra ferma, inutile e costoso secondo alcuni, risibile in concreto e non previsto da alcuno strumento urbanistico per altri. Francamente, in mancanza di atti e documenti che attesterebbero l’eventuale, inutile sperpero che il Consiglio comunale dovrebbe, se del caso, accertare, la scelta di tale Ponticello non dovrebbe infastidire più di tanto, apparendo, anzi, un’opera che presenta una sua utilità, risultando anche gradevole dal punto di vista estetico. Ha ragione, poi, il prof. Paolo Giansiracusa nel ricordare che un Ponte già esisteva, ampio e funzionale, chiuso al traffico nel 2014 perché considerato insicuro ed infine demolito, senza immaginarne la sostituzione con un altro più efficiente, che avrebbe alleviato la circolazione per chi esce dal parcheggio Talete, come paventava l’illustre accademico ed assessore all’urbanistica del tempo, nella Giunta che vedeva come sordo “demolitore” e vice Sindaco l’attuale Primo cittadino. Ma altri e più pregnanti sarebbero i gravi problemi creati dall’Amministrazione comunale su cui concentrarsi, piuttosto che “l’opera giocattolo” di cui si discute: dall’essere divenuta una specie di “Caracas per servizi, ambiente, salute, economia e tempo libero”, all’avere reso problematica la mobilità a causa di stucchevoli scelte finto ambientali e finto progressiste, leggasi “Piste ciclabili”, che stanno portando alla chiusura di molte attività commerciali, con rilevanti danni per l’economia e la vivibilità quotidiana, senza mai un segno di resipiscenza da parte dell’Amministrazione in carica.
Nei giorni scorsi siamo rimasti per l’ennesima volta colpiti, pur senza meraviglia, dall’essere la città ancora relegata in fondo alla classifica sulla qualità della vita.
Sempre 104esima su 107, senza un anno di tregua per l’ennesima, impietosa attestazione di fallimento documentata dal Sole 24 Ore. Eppure, ancora una volta, nessun mea culpa, nessun esercizio di autocritica. Ancora una volta il silenzio, il “Panta rei” di Eraclito trasformato nel “Tutto scivola”, senza lasciare traccia, tra l’indolenza e l’indifferenza tanto, dopo qualche giorno, o qualche minuto, si parlerà d’altro, bombardati come siamo da milioni di altre informazioni. Come se non ci fosse alcuna reazione emotiva di coinvolgimento o interesse rispetto a ciò che accade nella città che si amministra. La beffarda indifferenza nei confronti della società in cui si vive, il cinismo sempre di moda nelle stanze di questo Potere.”

Così l’ex senatore Bruno Alicata.

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