Aggiornato al 25/06/2024 - 14:57
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Occhi puntati sul porto

Siracusa, dal Gruppo di Studio sul porto soddisfazione per l’interesse generale attorno all’infrastruttura

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Una lunga nota inviata da Giovanni Randazzo, portavoce del gruppo studio sul Porto di Siracusa, accende i riflettori sulla consapevolezza che i cittadini di Siracusa dovrebbero avere sulla loro infrastruttura dopo il convegno dello scorso sei giugno

Il Porto di Siracusa è al centro di un rinnovato dibattito grazie all’emendamento recentemente approvato (art. 4 quater del D.L. 4/2024), che ha inserito il Porto Grande e Santa Panagia nell’Autorità di Sistema del Mare di Sicilia Orientale. Questo emendamento, approvato con un consenso quasi unanime tra politici, imprenditori e associazioni locali, ha riacceso le speranze per un rilancio del porto, sebbene la mancanza di programmazione da parte delle autorità locali abbia generato stanchezza e rassegnazione tra i cittadini.

Il convegno organizzato dal nostro gruppo di studio nasce dall’esigenza di affrontare le problematiche del porto in modo completo, coinvolgendo la cittadinanza in un dibattito informato. L’inserimento del porto nell’Autorità di Sistema potrebbe rappresentare un’opportunità significativa per Siracusa, ma solo se accompagnato da una consapevolezza diffusa delle problematiche implicate, come la riduzione del potere gestionale locale e la necessità di una rappresentanza efficace.

Pianificazione Strategica e Regolazione del Porto

L’aggiornamento del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSS) e la redazione del Piano Regolatore Portuale (PRP) sono temi cruciali. Nonostante un tentativo nel 2003 di redigere un PRP, ad oggi manca un piano operativo. È essenziale che l’Autorità di Sistema rediga un nuovo DPSS che includa Siracusa, identificando chiaramente le aree portuali, retroportuali e di interazione con la città.

La Rappresentanza della Comunità

Il coinvolgimento della comunità locale nelle decisioni sul porto è fondamentale. La legge 84/1994 prevede un rappresentante designato dal sindaco di Siracusa nel Comitato di Gestione, ma la partecipazione locale appare ridotta rispetto ad altri porti. La creazione di un ufficio amministrativo decentrato potrebbe migliorare la rappresentanza degli interessi locali.

Revisione del Piano Operativo Triennale

Il piano operativo triennale dell’AdSP della Sicilia orientale, approvato nel 2022, necessita di revisione per includere le opere riguardanti il Porto Grande e Santa Panagia. È importante che i ricavi derivanti dai dazi doganali e altri introiti del porto siano destinati al miglioramento delle infrastrutture locali.

Riclassificazione del Porto

Attualmente, il Porto di Siracusa è classificato di categoria II classe III, il che limita l’accesso a finanziamenti statali per le infrastrutture. La riclassificazione del porto a una classe superiore faciliterebbe l’ottenimento di fondi più congrui, considerando che è già parte della rete globale di porti del regolamento comunitario 1315/2013.

Urgenza della Smilitarizzazione

Un altro tema di grande importanza è la smilitarizzazione dell’area dell’ex Idroscalo, attualmente di proprietà del Ministero della Difesa. La cessione di quest’area al demanio comunale consentirebbe la fruizione di un sito di grande rilevanza panoramica e storica, a vantaggio dei cittadini.

Un Piano Condiviso per il Futuro del Porto

È essenziale che l’intera comunità partecipi all’elaborazione di un piano condiviso, che concili le varie esigenze e coinvolga tutte le istituzioni e i soggetti interessati, dai marittimi agli operatori economici locali. Il porto di Siracusa, con la sua storia millenaria, deve tornare al centro del dibattito cittadino.

Con il convegno, speriamo di contribuire a un dibattito costruttivo, ascoltando tutte le voci e lavorando insieme per un futuro migliore per il nostro porto e la nostra città.

 

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