Il professor Rosolino Cirrincione, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania, ha annunciato oggi che i celebri Bronzi di Riace provengono da Siracusa
Questa conclusione è stata raggiunta attraverso un’analisi dettagliata delle rocce e dei dati geochimici locali, confrontati con quelli delle terre di saldatura delle statue.
Durante la conferenza stampa odierna, il professor Cirrincione ha spiegato che l’analisi delle rocce presenti nell’area di Siracusa e il confronto dei dati geochimici con quelli delle terre di saldatura hanno mostrato una sorprendente corrispondenza, indicando che le terre utilizzate per la saldatura dei Bronzi di Riace provengono da Siracusa.
Lo studio, condotto in collaborazione con lo storico e medico Anselmo Madeddu e una squadra dell’Università di Ferrara, ha rivelato una straordinaria somiglianza tra i campioni prelevati a Siracusa e le terre utilizzate per la saldatura delle statue, confermando un’ipotesi formulata già nel 1988 dall’archeologo americano Ross Holloway.
Holloway aveva ipotizzato che i Bronzi di Riace fossero originariamente affondati nelle acque siciliane prima di essere trasportati a Riace. Madeddu, riprendendo questa teoria, ha sottolineato che il vasellame rinvenuto nelle incrostazioni delle statue non è compatibile con l’area di Riace, suggerendo un’origine diversa, databile al III secolo a.C., durante la media-alta età ellenistica, escludendo così una datazione più tarda.
Il fatto che l’unica grande metropoli greca conquistata dai romani nel III secolo fosse Siracusa rafforza ulteriormente questa teoria. La presenza di una moneta siracusana del IV secolo che riproduce fedelmente il profilo dei Bronzi di Riace e altri indizi archeologici hanno spinto ulteriormente questa ricerca.
Cirrincione ha sottolineato che i Bronzi di Riace, come tutte le grandi statue bronzee dell’antichità, furono realizzati in pezzi anatomici separati e poi assemblati nel luogo di esposizione. Le terre di saldatura, che sono identificative del luogo di assemblaggio, sono state confrontate con quelle prelevate vicino alla foce del fiume Anapo, un’area ritenuta altamente idonea per questa ricerca.
I risultati mostrano una forte compatibilità e, in alcuni casi, una sostanziale identità nella composizione degli elementi geochimici. Questa somiglianza rappresenta una sorta di ‘DNA’ delle terre siracusane, confermando in maniera fedele la loro origine.
Lo studio, dettagliatamente illustrato dal professor Cirrincione, supporta fortemente l’ipotesi che i Bronzi di Riace siano stati saldati e collocati definitivamente a Siracusa, offrendo una nuova prospettiva sulla loro storia e sul loro significato culturale.