Il sindacato apprezza le misure dell’Asp ma richiama la necessità di un coordinamento pubblico e di investimenti per garantire la telemedicina come servizio universale
Ugl Siracusa interviene sul tema della sanità digitale e della riduzione delle liste d’attesa, richiamando la necessità di un impegno più concreto da parte delle istituzioni.
“La telemedicina non è più una prospettiva futura, ma una necessità attuale. I cittadini sono pronti ad abbracciare la sanità digitale, ma ora serve un investimento concreto da parte dello Stato. Non possiamo permetterci di sprecare questa opportunità”, afferma l’organizzazione sindacale, commentando i dati diffusi da Fortune Italia.
Secondo l’indagine, condotta su oltre 5.200 persone:
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il 78% è disposto a utilizzare la telemedicina per visite, prescrizioni e controlli;
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il 70% ne ha almeno sentito parlare, e il 55% ne ha un’opinione positiva;
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oltre il 60% ha rinunciato a cure per motivi economici o di tempo.
“Questo è un dato allarmante e, allo stesso tempo, un’opportunità. Il disagio economico e logistico che porta milioni di cittadini a rinunciare alle cure può essere in parte superato proprio grazie alla digital health”, prosegue Ugl Siracusa.
Il sindacato evidenzia che la tecnologia può ridurre i tempi di attesa, facilitare l’accesso alle prestazioni e garantire maggiore equità. Tuttavia, per integrare la telemedicina nel Servizio Sanitario Nazionale servono infrastrutture tecnologiche solide, piattaforme interoperabili, formazione del personale sanitario e l’inserimento del servizio tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Ugl sottolinea inoltre il ruolo dei lavoratori: “Digitalizzare non significa sostituire il personale, ma metterlo in condizione di lavorare meglio. Chiediamo che ogni passo verso l’innovazione sia accompagnato da contrattazione, tutele adeguate, formazione continua e riconoscimento delle nuove competenze”.
Sul fronte locale, l’organizzazione prende atto positivamente del piano straordinario avviato dall’Asp di Siracusa per ridurre i tempi di attesa, che prevede l’apertura di agende aggiuntive per le prestazioni più critiche e l’utilizzo di comunicazioni mirate per indirizzare i cittadini al portale dedicato.
Il sindacato, tuttavia, richiama l’attenzione sulle difficoltà che possono incontrare in particolare gli anziani soli e le persone meno avvezze all’uso delle tecnologie digitali. Per questo, secondo Ugl, è necessario accompagnare le innovazioni con strumenti di supporto e di informazione accessibili a tutti, così da garantire una reale equità nell’accesso ai servizi sanitari.