Aggiornato al 22/09/2025 - 17:59
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Siracusa, Scontro nel Pd, Spada a Gerratana: “Non può dettare linee al partito: mi ricandido all’Ars”

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Il deputato regionale replica al segretario provinciale: “Si comporta come imperatore assoluto”. Confermata candidatura alle Regionali 2027

Fulmini e saette, in tipico stile democratico. Da un lato sempre il segretario provinciale del Pd, Piergiorgio Gerratana, che si gode la tre giorni di festa dell’Unità nella “sua” Rosolini, un evento che ha avuto un parterre democratico d’eccezione tra cui Sandro Ruotolo, eurodeputato del PD e componente della segreteria nazionale; Antonio Nicita vicepresidente del gruppo PD al Senato; Andrea Giorgis, senatore PD e componente della Commissione Affari Costituzionali, il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, la senatrice PD Beatrice Lorenzin già ministra per la Salute, il presidente della Campania Vincenzo De Luca a Andrea Orlando, già Ministro dell’Ambiente, della Giustizia e del Lavoro. Non c’era il deputato regionale, Tiziano Spada, e tutta la frangia vicina al parlamentare Ars, con cui continua lo scontro da diversi mesi. Ad ogni modo, non si è capito bene se Spada è stato invitato o meno, oppure è stato invitato e ha scelto di non partecipare. Comunque, non c’era.

Lo scontro con Gerratana non ha tardato ad acuirsi. «Da quando è stato eletto segretario provinciale del Partito – ha dichiarato Spada – Piergiorgio Gerratana ha dimostrato di avere zero carisma, di non saper misurare le dichiarazioni, sbagliando ogni uscita, e soprattutto di non essere in grado e nelle condizioni di dettare alcuna linea all’Interno del Partito Democratico. Ha travisato il suo ruolo di segretario democratico con quello di imperatore assoluto, con la convinzione di poter decidere chi possa o non possa candidarsi alle prossime elezioni regionali nella lista del Partito Democratico. In attesa che lo stesso segretario provinciale chiarisca e dichiari ufficialmente se vorrà candidarsi o meno tra due anni, confermo che Tiziano Spada sarà nuovamente candidato nella lista del Partito Democratico alle Regionali 2027 a prescindere da Gerratana e dai quattro amichetti che oggi lo assecondano e domani rischiano di tirargli la giacca, facendo i propri interessi sulle spalle del PD».

Senza peli sulla lingua, il sindaco di Solarino ha, quindi, svelato il suo futuro. «Quello mio e del mio gruppo – ha continuato – è un lavoro che stiamo dimostrando sul campo, ed è sotto gli occhi di tutti considerando le città che amministriamo da sindaci: al mio fianco ho la fortuna di avere Paolo Amenta, sindaco di Canicattini e attuale presidente di Anci Sicilia, oltre che Marco Carianni, sindaco tra i più giovani eletti in Sicilia. Insieme a loro ci sono consiglieri, assessori e amministratori locali che ogni giorno lavorano per dare risposte ai cittadini, senza bisogno di ricorrere a passerelle. Nel recente congresso provinciale abbiamo sostenuto la candidatura a segretario provinciale di Orazio Scalorino, che oggi è il nostro portavoce, e siamo sempre più convinti di aver fatto la scelta giusta.
Non si metta in discussione l’immagine che il nostro gruppo ha proiettato su Siracusa, Solarino e Pachino, poiché è sicuramente migliore di quella data da Gerratana e i suoi sodali. L’attuale segretario provinciale abbia rispetto del sottoscritto e dei membri del nostro gruppo che, nel Partito Democratico, oggi ricoprono ruoli istituzionali, a differenza dello stesso Gerratana».

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