Aggiornato al 25/11/2020 - 11:36
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Covid, infermieri: “A Siracusa solo 8 posti di terapia intensiva”

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“Nonostante si sia parlato tanto dell’incremento del numero di posti letto di terapia intensiva destinati ai pazienti Covid, a distanza di quasi nove mesi dall’inizio dell’emergenza, i posti attualmente attivi restano solo otto su tutto il territorio provinciale e ad oggi quasi totalmente occupati”.

Il dato assai preoccupante arriva da una nota diffusa oggi dall’Ordine delle Professioni infermieristiche di Siracusa. Numeri disarmanti se venissero confermati ufficialmente, ma l’Asp di Siracusa ormai da mesi comunica solo a senso unico. Al contrario la lettera con cui gli infermieri della provincia di Siracusa denunciano “l’inadeguatezza dei vertici Aps nel gestire l’emergenza Covid 19, il ritardo nella tempestività delle comunicazioni con gli utenti, la difficoltà a processare velocemente un numero più elevato di tamponi”.

Ma nel documento non ci sono solo critiche anzi, l’Ordine degli infermieri “avverte l’obbligo di contribuire all’organizzazione e gestione del sistema sanitario provinciale in questo momento di emergenza, avanzando proposte dirette non solo al superamento della fase di lockdown, ma destinate anche ad incidere ben oltre questa fase critica, al fine di garantire le migliori cure e assistenza possibili alla popolazione del territorio”.

Le proposte più significative si sintetizzano nell’immediato adeguamento delle dotazioni organiche del personale sanitario, il potenziamento dell’assistenza domiciliare con la figura dell’infermiere di famiglia, l’intensificazione dei controlli dello stato di salute del personale sanitario e degli assistiti mediante test sierologici e tamponi e l’adozione delle misure di sicurezza per la tutela della salute dei dipendenti.

Sul primo punto gli infermieri parlano di superamento del criterio dei minimi assistenziali, per andare verso un più autentico criterio di assistenza adeguata rispetto alla complessità assistenziale, anche nel post emergenza e di adozione delle misure di sicurezza per la tutela della salute dei dipendenti e di aumentare il rapporto infermieri-pazienti nei reparti Covid, non intensivi, 1 a 5; stesso rapporto, 1 a 5, per gli operatori di supporto (OSS).

Tra le proposte anche quella dell’inserimento nella dotazione organica della figura dell’infermiere pediatrico per ampliare le dotazioni organiche delle terapie intensive neonatali e ovunque si debbano assistere utenti in età pediatrica. Sull’assistenza domiciliare e la figura dell’infermiere di famiglia, l’Ordine degli infermieri della provincia di Siracusa ritiene che “l’emergenza ha dimostrato che non è possibile prescindere da una competenza sanitaria di tipo assistenziale per prendere in carico gli assistiti al proprio domicilio”.

Dure le conclusioni della nota diffusa dall’Ordine degli infermieri della provincia di Siracusa.

“L’inadeguatezza nel gestire l’emergenza Covid 19, il ritardo nella tempestività delle comunicazioni con gli utenti, la difficoltà a processare velocemente un numero più elevato di tamponi sono criticità assolutamente prevedibili non più giustificabili perché prive ormai del fattore di sorpresa – si legge nel comunicato –  evidenziando piuttosto gravi omissioni e superficialità da parte degli organi territoriali ed ospedalieri deputati all’attuazione di strategie a tutela della salute pubblica”.

 

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