Lettera aperta della SINPIA Sicilia alle istituzioni. “Aumento esponenziale dei disturbi tra i giovani, ma mancano operatori, posti letto e strutture residenziali”
Il caso del piccolo di 11 anni ricoverato nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Siracusa non è un episodio isolato, ma “emblematico di una condizione generale” di emergenza che riguarda i disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva in tutta la Sicilia. A lanciare l’allarme è la Sezione Siciliana della Società Scientifica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), con una lettera aperta indirizzata alle massime istituzioni regionali.
Aumento esponenziale dei disturbi, servizi al collasso
La SINPIA denuncia un “inarrestabile e preoccupante aumento dei disturbi psichiatrici in età evolutiva“, legato anche ai cambiamenti sociali come “lo sfaldamento dei legami familiari e sociali, la caduta dell’etica del limite e il collasso del sistema educativo”. A fronte di ciò, si registra un “irrefrenabile calo del numero degli operatori” e un’organizzazione dei servizi “rimasta statica e non più allineata alle esigenze”.
In particolare, si assiste a un forte aumento di ansia, depressione, ritiro sociale, disturbi alimentari, autolesionismo e suicidalità, espressi in fasce d’età sempre più precoci. Di conseguenza, si registra una “crescita esponenziale degli accessi in Pronto Soccorso” e delle richieste di ricovero urgente.
Cosa manca: posti letto, strutture residenziali e personale
La lettera della SINPIA Sicilia, firmata dalla segretaria regionale Carmela Tata, evidenzia le carenze croniche del sistema:
- Posti letto insufficienti nei tre reparti regionali di NPIA e necessità di spazi separati e protetti per le acuzie, distinti dai ricoveri neurologici pediatrici.
- Mancanza di strutture residenziali (ad alta e bassa intensità) per il post-ricovero, costringendo a ricoveri ospedalieri impropri e prolungati.
- Assenza di strutture semiresidenziali per progetti di autonomia e reintegro sociale degli adolescenti.
- Carenza di personale nelle Unità Operative territoriali e universitarie, fondamentali per diagnosi, cura, prevenzione e supporto.
L’appello alle istituzioni: “Basta indignazione, servono soluzioni”
La SINPIA Sicilia chiede interventi immediati, tra cui:
- Adeguare le dotazioni organiche secondo gli standard della psichiatria e non della pediatria.
- Prevedere équipe multiprofessionali complete.
- Creare protocolli di collaborazione con Pediatrie e SPDC dove mancano reparti NPIA.
- Attivare le strutture residenziali e semiresidenziali previste dagli standard regionali.
- Potenziare le Unità Operative territoriali e universitarie.
“Ben vengano l’indignazione, lo sconcerto e le alzate di scudo” seguite al caso di Siracusa, scrive la SINPIA, “ma che servano ad attivare tutte le Istituzioni responsabili”. “Ci vuole autocritica e soprattutto adoperarsi per trovare le soluzioni attraverso un percorso condiviso tra tecnici e Istituzioni, propositivo, costruttivo e soprattutto celere: i nostri bambini e adolescenti ne hanno diritto e le Istituzioni la responsabilità”.