La sigla sindacale chiede con forza un censimento di tutte le barriere architettoniche presenti nell’Isola
Domani, domenica 6 ottobre, ricorre la Giornata internazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un dovere civile che come sottolinea il comunicato dello Spi Cgil Sicilia, firmato dalla segretaria generale Concetta Balistreri, sembra essere ben lontano dall’essere rispettato. Dalla sigla sindacale arriva una presa di posizione netta: «La Sicilia non è una terra per disabili: di fatto non esiste un censimento di tutte le barriere architettoniche presenti nell’Isola e che vanno abbattute per consentire a persone con disabilità, anziani, passeggini, di accedere liberamente a uffici e siti culturali siciliani»
L’amara constatazione viene accompagnata da un appello: «Ci appelliamo alla Regione e agli enti locali perché si faccia in fretta a redigere i piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il bando per assegnare i fondi ai Comuni per commissionare gli studi è già stato emanato, ma ancora una volta siamo fuori tempo massimo, occorre fare in fretta. Le barriere sono un ostacolo per chiunque, non solo per particolari categorie di persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene».
Spi Cgil Sicilia si rivolge poi all’Ars per una legge organica non più rinviabile «per dare finalmente il segno tangibile dell’attenzione con la quale si guarda alle persone con disabilità e alle loro famiglie».